Visualizzazione post con etichetta al lavoro. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta al lavoro. Mostra tutti i post

mercoledì 27 luglio 2011

Meanwhile...

Ho perso più di 2 chili. Lo stress. Non credo di aver perso qualche centimetro.

Mi è spuntata una ciocca di capelli bianchi, proprio nel ciuffo. Non è stress. È l'età.

Sono entrata nei magnifici anni trenta. Non è stato poi così traumatico, a parte l'apertura dei regali: grazie per l'ennesino paio di orecchini che non indosserò. Tu sì che mi conosci da 30 anni, mamma.

Ho un braccio abbronzato e uno no, maledetto sole ad ovest, avevo pensato di percorrere la strada in retromarcia per riequilibrare i colori ma sembra un opzione alquanto difficile da praticare.

Sono in ferie, non dovrei pensare al lavoro e invece controllo la posta ogni giorno, visto che l'ho lasciata in mano a gente che mi ha chiesto "ma quindi per controllare l'email devo digitare su quella G e poi? " o peggio "stai controllando l'email su quest'altro pc, ma si può fare? Sei proprio un genio!!"

Sono circondata da persone schifosamente felici.

Forse mi verrà un ulcera allo stomaco.

Ho raggiunto il record di feed reader da leggere.

È morta Amy Winehouse, ma perché non lo era già? Ah gli zombie tecnicamente sono ancora vivi.

Per il resto sempre le solite cose, tipo leggi contro l'omofobia non approvate.

Niente di nuovo sotto questo cielo, alquanto nuvoloso peraltro.

lunedì 2 maggio 2011

Il telefonino intelligente

L'ho fatto, ho accattato uno smartphone. Sono venuta meno al  principio morale di non spendere più di 100€ per un cellulare. In realtà in una settimana sono venuta meno a due principi fondamentali: 1) spendere soldi per uno smartphone 2) fare il segno della croce al passaggio di una processione per non far parlare le genti del posto. Aspetto il terzo. Poi verrà la fine del mondo.

E niente è che siccome ormai mi trovo sempre fuori casa mi mancava fare un semplice check alla posta o dare una sbirciatina ai social network. Anche se a lavoro ho a disposizione fior di computer, non è che ci sia poi molta privacy se si usa un Mac da 27 pollici e le colleghe ti stanno appollaiate sulla spalla a mo' di avvoltoi. Che poi a dirla tutta non è che c'avrei tempo di farli 'sti check, proprio di sfuggita, al cesso, quando faccio una capatina al magazzino, nei turni serali.

Il bello è l'aura di mistero che mi avvolge quando tiro fuori "l'attrezzo", l'aria seria di chi sta mandando qualche messaggio importante e non vuol far sapere i cazzi suoi, mettendosi in disparte per non far vedere lo schermo. In realtà sto controllando la dashboard di Tumblr.

Però la faccia della collega gelosa è impareggiabile, collega che sono quasi certa sia una finta etero con tanto di fidanzato di copertura, me ne sono accorta il giorno in cui involontariamente le diedi una manata sul culo e lei fece la faccia di chi aveva appena avuto un orgasmo. E da qual giorno me la ritrovo spesso alle costole nella sua speranza di ripetere, invano, la sublime esperienza. E io mi diverto da morire. Sono uscita fuori tema.

Comunque smartphone con Android 2.2 perché a casa mia la mela mozzicata non ci entra, l'unico problema riscontrato è la connessione wi-fi con quella zozzimma di modem che è Alice Gate plus, se quelli del 187 si sbrigassero a impostarmi a modalità bridged+router sarei contenta. Grazie.

Quindi prendete bene nota: Alice Gate Plus = merda. Ricordatevelo.

lunedì 17 gennaio 2011

Non c'è tempo, non c'è tempo!

Una telefonata e cambia tutto. Orari, abitudini, luoghi, persone.
E così ora mi ritrovo a lavorare 10 ore al giorno, inclusi spesso i sabati e a volte le domeniche. Sveglia presto, a letto non più tardi delle 22.30, non c'è più tempo da sprecare sull'internette, devo condensare il tutto in qualche ora di pausa, si va per priorità: prima le news che è importante rimanere aggiornati, poi i telefilm relegati ormai alla domenica e ai pomeriggi liberi del sabato, se resta un po' di tempo una sbirciatina al tumblr e ai social network. Google reader deve rassegnarsi a raggiungere i 1000+ ogni settimana, alla musica posso dedicare una mezzoretta prima di prender sonno, carico sul lettore mp3 qualche disco interessante ma niente più ricerca del talento nascosto.
Ora però mi serve un amministratore per riscuotere gli affitti di CityVille e un mandriano per le mucche di FrontierVille, candidatevi.

Urca sono le 22:00, devo andare a dormire!

p.s. che non c'azzecca un cavolo: Laura Linney ha vinto il Golden Globe come migliore attrice comedy, io l'avevo detto!

giovedì 27 agosto 2009

Siediti

Le buone notizie non iniziano mai con questa parola.

«Siediti» mi disse la dottoressa, «i risultati delle analisi non sono buoni, devi farne altri per accertare che non sia quella cosa brutta brutta». E in quella settimana la mia famiglia mi vedeva già orizzontale in una tomba.

«Siediti» mi disse la relatrice della tesi, «l'argomento scelto non va bene, non porta da nessuna parte, bisogna fare tutto daccapo». E trascorsi l'estate tra fotocopie, traduzioni e l'ultimo esame da preparare.

«Siediti» mi ha detto lui, senza guardarmi negli occhi, «non ti posso rinnovare il contratto. C'è la crisi, gli affari non vanno bene». La crisi un par de balle, la verità è un'altra.

E' che non si può dir di no alla conoscente, alla raccomandata di turno.

Fa un po' male sapere che dopo quasi tre anni, in cui mi è stato fatto credere, anzi mi è stato proprio detto, che prima o poi sarebbe arrivato il fatidico "a tempo indeterminato", si viene messi da parte, per far posto ad una collega che non ha ancora capito che se non metti il cartoncino sotto il foglio copiativo, quello che scrivi si ripete all'infinito sulle pagine sottostanti.

Meritocrazia, questa sconosciuta.

«Mi dispiace» mi ha detto. A me no, perché chi ci perde in questa faccenda non sono certo io.

martedì 2 giugno 2009

Un sogno che si realizza

Ti stavo aspettando da tempo indecisa dell'evacuazione, finalmente quel giorno è arrivato. Tiziana esiste e io l'ho incontrata.




Da "La rossa del Roxy Bar" di Solenghi-Marchesini del 1995. Mi sa che la ricordo solo io.

----------------
Listening to: John Lennon - Remember

sabato 11 aprile 2009

Questa non l'ho fatta io, giuro

Signore in là con gli anni con bambino al seguito.
Bambino così carino e tranquillo da attirare le attenzioni della collega.

"Ma che bravo bambino" - dice - "lo sai che noi ai bravi bambini regaliamo le caramelle? Tieni, ti piacciono quelle alla frutta?"
Prende una manciata di caramelle e le porge al bambino che però si ritrae e rifiuta di prenderle.
"Ah non le vuoi? Allora le diamo al nonno!"

Il signore prende le caramelle, le mette in tasca, dice buonasera e se ne va.

Arrivato vicino alla porta si volta, torna indietro, guarda negli occhi la mia collega e dice: "comunque io sono il padre!"

Ed io ero con le lacrime agli occhi.

----------------
Listening to: The Shins - Gone for Good

mercoledì 11 febbraio 2009

Taboo

Avete presente la dottoressa Merope Generosa, la sessuologa interpretata dalla bravissima Anna Marchesini? Ecco io mi trasformo in lei quando mi pongono domande in cui bisogna nominare gli apparati riproduttivi maschili o femminili. E purtroppo capita spesso.
Finché si rimane nel generico posso girarci intorno senza nominare direttamente la parte interessata, ma quando si presenta una signora che con una ingenuità disarmante mi chiede "come si usa questa lavanda vaginale?" Cosa rispondo? "Signora secondo lei può mai berla?" (Giuro che l'hanno fatto!).

Così inizia un discorso surreale "allora, ehhh, vede questa bottiglina, si monta sopra questo beccuccio che è nella scatola, e quindiii, poi la prende e la mette lììì, ha capito no?" La signora guarda con aria perplessa, "signora la deve infilare nellaaa...insomma, il beccuccio deve essere messo nellaaa, va lì, è una lavanda vaginale quindi va fatta là no? Le pare?" La signora capisce, evviva, ma è un po' scioccata del fatto che debba inserire qualcosa di plastica dentro di lei "è sicura? Ma non posso solo lavarmi con questa roba?" "E no signò, va fatta proprio così, chiudete gli occhi e ficcatela dentro!"

----------------
Listening to: Sam & Dave - Soul Man

giovedì 22 gennaio 2009

Incontri

Incontro tra una mia ex compagna di classe delle elementari (per brevità ecdcde) e la sottoscritta (per brevità io), che si divide tra un io parlante ed uno pensante.

Dopo uno sguardo esaminatrice l'ecdcde esordisce con: ma tu ti chiami ****?
io mente: e chi cazzo è questa mò
io voce: sì

ecdcde:ti chiami **** ********?
io mente: cavolo questa mi conosce veramente, ha in effetti un viso familiare
io voce: si mi chiamo così, ci conosciamo?

ecdcde: abbiamo fatto le elementari insieme!!
io mente: adesso ho capito chi sei, ma faccio la vaga comunque
io voce: tu sei?

ecdcde: io sono *********! Ti ricordi di me?
io mente: e come non mi ricordo, una delle asine della classe
io voce: sì certo, ora ricordo, però sei cambiata molto da allora

ecdcde: sai mi sono sposata, ho avuto dei figli...
io mente: ah sono tue queste pesti che stanno facendo tutto sto casino, potevi farne altri due
io voce: ti sei fatta una famiglia!

ecdcde: tu invece sei una dottoressa? (Con aria di ammirazione)
io mente: mica sono un neurochirurgo di fama internazionale, ti sto vendendo un aspirina!
io voce: e già

ecdcde: tu sei sempre stata brava a scuola, ricordo che eri la prima della classe!
io mente: con soggetti come te come compagni di classe è facile essere primi!
io voce: ma le elementari non sono poi tanto difficili

ecdcde: e poi hai sempre avuto un bel fisico, sei sempre magra, hai un bel viso giovane!
io mente: tu invece sembri la mia custodia, non è che hanno dimenticato qualche pargolo al tuo interno? Ma abbiamo la stessa età? Vabbè che io dimostro 20 anni, ma di anni tu ne dimostri 40!
io voce: in effetti non sono cambiata molto, per questo mi riconoscono facilmente

ecdcde: io non abito da queste parti, ero di passaggio e mi sono fermata
io mente: sia ringraziato il cielo!!
io voce: e per puro caso ci siamo incontrate!

ecdcde: ora devo andare, è stato un piacere rivederti
io mente: era pure ora
io voce: piacere mio, alla prossima!

Peccato non poter riprodurre in lettere un particolare accento tra il napoletano, l'italiano e una lingua non ancora identificata.

----------------
Listening to: Feist - Past in Present

sabato 10 gennaio 2009

La solita figura di merda

Deve essere stata la stanchezza, deve essere colpa degli ultimi minuti lavorativi della settimana, deve essere il fatto che oggi c'è stato il pieno di anziani malati, deve essere stato anche il fatto che mi si è palesata davanti praticamente mezza svestita. Ma l'occhio mi è caduto proprio lì, in quello che era qualcosa di più di un balcone, direi piuttosto un terrazzo sul mare.
In realtà stavo quasi per sfracellarmi su quel terrazzo, visto che sono uscita dallo studiolo a tutta velocità, diretta al bancone, e arrivata lì ho praticamente detto buonasera alla Wanda e alla Luisa, manco l'ho guardata in faccia la proprietaria dell'immobile.
Scena imbarazzante, se ne accorta, io riesco ad emettere un flebile "prego" e alla sua richiesta, un ancor più flebile ed insignificante "mmmmm". Appena volto le spalle mi scappa da ridere, devo trattenermi, ho una dignità da preservare. Mi rigiro e non posso farci niente, l'occhio cade ancora, non si possono sbattere le proprie grazie così, in faccia alle persone.
Se ne va un po' stizzita, se fossi stata un uomo non credo si sarebbe arrabbiata.
Comunque aveva la faccia da peripatetica.