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mercoledì 27 luglio 2011

Meanwhile...

Ho perso più di 2 chili. Lo stress. Non credo di aver perso qualche centimetro.

Mi è spuntata una ciocca di capelli bianchi, proprio nel ciuffo. Non è stress. È l'età.

Sono entrata nei magnifici anni trenta. Non è stato poi così traumatico, a parte l'apertura dei regali: grazie per l'ennesino paio di orecchini che non indosserò. Tu sì che mi conosci da 30 anni, mamma.

Ho un braccio abbronzato e uno no, maledetto sole ad ovest, avevo pensato di percorrere la strada in retromarcia per riequilibrare i colori ma sembra un opzione alquanto difficile da praticare.

Sono in ferie, non dovrei pensare al lavoro e invece controllo la posta ogni giorno, visto che l'ho lasciata in mano a gente che mi ha chiesto "ma quindi per controllare l'email devo digitare su quella G e poi? " o peggio "stai controllando l'email su quest'altro pc, ma si può fare? Sei proprio un genio!!"

Sono circondata da persone schifosamente felici.

Forse mi verrà un ulcera allo stomaco.

Ho raggiunto il record di feed reader da leggere.

È morta Amy Winehouse, ma perché non lo era già? Ah gli zombie tecnicamente sono ancora vivi.

Per il resto sempre le solite cose, tipo leggi contro l'omofobia non approvate.

Niente di nuovo sotto questo cielo, alquanto nuvoloso peraltro.

lunedì 14 febbraio 2011

Non si finisce mai di imparare: mobile edition

- Nel senso rotatorio non esiste la precedenza a destra, ma siccome ciò è sconosciuto ai più, cercheranno di sfondarti la portiera dell'auto ogni giorno.

- Alla testa di una fila di auto che procede quasi a passo d'uomo su una strada provinciale in cui è praticamente impossibile fare sorpassi c'è quasi sempre una panda rossa.

- Dopo aver fatto zapping radiofonico ossessivo in cui l'unica canzone trasmessa è Rolling in the deep di Adele trovi finalmente un brano decente a 100 metri dall'arrivo.

- Con una 1100 i sorpassi durano un infinità.

- Le frecce direzionali sono un optional.

- Le donne guidano proprio male, ma malissimo. Questa si sapeva ma ammetterlo è difficile.

- Non importa che ora sia, beccherai sempre un ape car pieno di cassette di frutta penzolanti davanti.

- E poi arriverà il giorno in cui incontrerai loro:

lunedì 17 gennaio 2011

Non c'è tempo, non c'è tempo!

Una telefonata e cambia tutto. Orari, abitudini, luoghi, persone.
E così ora mi ritrovo a lavorare 10 ore al giorno, inclusi spesso i sabati e a volte le domeniche. Sveglia presto, a letto non più tardi delle 22.30, non c'è più tempo da sprecare sull'internette, devo condensare il tutto in qualche ora di pausa, si va per priorità: prima le news che è importante rimanere aggiornati, poi i telefilm relegati ormai alla domenica e ai pomeriggi liberi del sabato, se resta un po' di tempo una sbirciatina al tumblr e ai social network. Google reader deve rassegnarsi a raggiungere i 1000+ ogni settimana, alla musica posso dedicare una mezzoretta prima di prender sonno, carico sul lettore mp3 qualche disco interessante ma niente più ricerca del talento nascosto.
Ora però mi serve un amministratore per riscuotere gli affitti di CityVille e un mandriano per le mucche di FrontierVille, candidatevi.

Urca sono le 22:00, devo andare a dormire!

p.s. che non c'azzecca un cavolo: Laura Linney ha vinto il Golden Globe come migliore attrice comedy, io l'avevo detto!

lunedì 27 settembre 2010

Crescere

A 4 anni mi ustionai entrambe le mani con acqua bollente (non fu colpa mia) e non versai una lacrima. Niente.

A quasi 30 ho frignato in intera notte per una banalissima infezione all'alluce. Testimoni giurano di aver visto lacrime. Io negherò in eterno.

Devono essere gli ormoni.

martedì 18 maggio 2010

Fiori d'Arancio

La macchina organizzativa si è messa in moto.

Data fissata. Chiesa e Ristorante prenotati.
La casa c'è. Bisogna metterla a posto.

Mi sposo.

Naaaaaa. A chi voglio fregare.

Non sono io quella che inizia questo percorso al massacro.

E' il "piccolo" della casa che ha deciso, contro il parere di tutti, ma ha deciso.
Contro chi "ma perché non aspetti, perché tanta fretta, sei giovane". Contro chi "lei non fa per te, quando te ne renderai conto sarà troppo tardi". Contro chi "tu non hai la più pallida idea di quanto sia difficile il matrimonio".

Si prevedono anni piuttosto turbolenti. Anni, perché qui al Sud la preparazione di un matrimonio è quasi come la fase di qualificazione dei mondiali di calcio, inzia due anni prima.
Per non parlare poi del dispendio, spesso inutile, di denaro. E conoscendo la sposa, c'è da preoccuparsi.
Perché a pagare sono i genitori, fifty-fifty, tranne alcune voci che le sacrosante regole di oneri e doveri del matrimonio vogliono tassativamente spettanti al masculo o alla femmina, a questa per esempio spetta il corredo che avrà minuziosamente iniziato ad accumulare sin dalla tenera età di 3 anni.
Confesso che appena sono entrata nell'età della ragione ho bloccato mia madre dal proseguire questa insana tradizione. Ho limitato i danni, ma avrei una batteria di pentole completa. Interessa?

martedì 11 maggio 2010

Fever

Non avevo la febbre a 40°C dal secolo scorso.

Primo anno di liceo. Compito di matematica.

A fine ora si presenta mia madre.
"Sono venuta a prendere mia figlia."
"Ma sua figlia sta facendo il compito signora, non lo sa?"
"Lo so, ma mia figlia ha la febbre ed è venuta comunque."
"Ma allora abbiamo un eroina in classe! Acrob4t tiene così tanto alla matematica che viene a fare il compito nonostante la febbre!"
Risata diabolica.
Puttana.

Invece del solito 4 e mezzo presi 5 meno meno.
Giornata storica.

venerdì 18 settembre 2009

E figl so piezz 'e core

-Mamma, com'ero a 12 anni?
-Come adesso.
-Dai non scherzare, com'ero?
-Eri così, eri sì una ragazzina ma non eri come le altre ragazzine.
-Ma tu non volevi che fossi come le altre?
-Le altre erano stupidine, tu non sei mai stata una stupidina. Tu sei nata grande.
-Esagerata, mi sa che non ricordi bene.
-Il tuo primo giorno di asilo ti ho accompagnato a scuola, senza fare una piega ti sei seduta al tuo banchetto, intorno a te urla e pianti di bambini che non volevano restare, che si attaccavano alle gambe delle madri. Io ero lì, aspettavo una tua reazione, una parte di me voleva che piangessi, che mi chiamassi. E invece ti sei girata e hai detto: "ma adesso te ne vuoi andare!"
Mi hai spezzato il cuore. E ho capito che la mia bambina era diversa.
-E sì, la mia banca è differente. Non sei obiettiva perché sono tua figlia.
-E allora ti auguro di avere una figlia come te, così capirai cosa significa. Oh come vorrei che tu...
-Ok ciao.

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Listening to: Phoenix - Lisztomania

giovedì 27 agosto 2009

Siediti

Le buone notizie non iniziano mai con questa parola.

«Siediti» mi disse la dottoressa, «i risultati delle analisi non sono buoni, devi farne altri per accertare che non sia quella cosa brutta brutta». E in quella settimana la mia famiglia mi vedeva già orizzontale in una tomba.

«Siediti» mi disse la relatrice della tesi, «l'argomento scelto non va bene, non porta da nessuna parte, bisogna fare tutto daccapo». E trascorsi l'estate tra fotocopie, traduzioni e l'ultimo esame da preparare.

«Siediti» mi ha detto lui, senza guardarmi negli occhi, «non ti posso rinnovare il contratto. C'è la crisi, gli affari non vanno bene». La crisi un par de balle, la verità è un'altra.

E' che non si può dir di no alla conoscente, alla raccomandata di turno.

Fa un po' male sapere che dopo quasi tre anni, in cui mi è stato fatto credere, anzi mi è stato proprio detto, che prima o poi sarebbe arrivato il fatidico "a tempo indeterminato", si viene messi da parte, per far posto ad una collega che non ha ancora capito che se non metti il cartoncino sotto il foglio copiativo, quello che scrivi si ripete all'infinito sulle pagine sottostanti.

Meritocrazia, questa sconosciuta.

«Mi dispiace» mi ha detto. A me no, perché chi ci perde in questa faccenda non sono certo io.

venerdì 24 luglio 2009

Flashback

Sono due anni che mi chiedo dove l'abbia vista, ha un viso familiare, mi è forse parente e non ne sono a conoscenza? Una signora anziana, di quelle belle cicciotte, va in giro con addosso una tenda, portandosi sempre dietro una caterva di buste. Cosa ci sia dentro è un mistero. Viene quasi tutti i giorni, un abituè, fissata con la pressione. Fa sempre tante domande, ma basta un sorriso per rassicurarla. Oggi ha detto "ho fatto la bidella per tanti anni".

Un flash nella mia mente. Un corridoio lungo e vuoto, una pioggia battente.

Un attimo, un attimo, che succede. Andiamo con calma. Rewind.

Il corridoio è quello della mia scuola elementare, è un giorno di pioggia, uno di quelli in cui si allagano anche le scuole. Nel corridoio ci sono io, sono scesa dal secondo piano per prendere il gessetto in segreteria. Alla fine del corridoio ci sono 4 gradini, io sono ferma, mi preparo per prendere la rincorsa e saltare quei 4 gradini. Con il gessetto stretto in una mano inizio la mia folle corsa, a grandi falcate mi avvicino verso il punto in cui spiccherò il salto.

Sento una voce: "nennè vai chian, ca' se scjulie!" (Ragazzina vai piano che si scivola).
Troppo tardi, sto già volando, fiera di saper saltare così in alto. Punto i piedi per l'atterraggio, appena le scarpe toccano il pavimento qualcosa non va, non aderiscono, scivolo, e mi ritrovo distesa, lunga lunga con la schiena per terra.

Secondi che sembrano un'eternità, lì a terra, bagnata, umiliata e una voce: "io t'ho seva ritt' ca' se scjuliav!" (te l'avevo detto che si scivolava).

Mi volto indietro e c'è una signora, grassoccia, sorridente, che indossa una tenda.

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Listening to: Tristan Prettyman - Hello

sabato 18 luglio 2009

Riparazioni

Bionda, occhi azzurri, 11 anni, bocciata in prima media. La devo rimettere in sesto per il prossimo anno scolastico. Si prospetta un'impresa ardua.

Non conosce bene le tabelline, con le moltiplicazioni e divisioni si incarta, sul quaderno scrive senza ordine, fuori rigo, obliquamente.
Con l'italiano non va meglio.

"Sai quali sono gli articoli determinativi e indeterminativi?"
"Boh."

Esercizi con i sinonimi.
"Sai cosa significa sinonimo?" Faccia perplessa.
"Hai mai usato il vocabolario?" "No, io le parole le cerco sul pc."

Eccallà, il pc, l'omicida della grammatica italiana.

"Ma l'alfabeto lo sai?" "Sì, abcdefg..." scemando con la voce. Sorride.

"Adesso prendi questo librone, che si chiama vocabolario, e cerchi le parole che non conosci dell'esercizio". Tutte.

"Vediamo come leggi". Okseilaclassicabambinaprivadellabarraspaziatricecheleggetuttodiunfiatosenzatenercontodellapunteggiaturaeconunespressivitàpariaimessaggipreregistratidellesegreterietelefoniche.

Nota il notebook sul tavolo. Si illumina. "Ma tu cell'hai mssnger?"

Messenger, un altro omicida.

"Eh sì".
"Mi scrivi il tuo indirizzo, dai!"
"Te lo scrivo, ma ti avverto, non lo uso mai" Mica sente, mi ha già lasciato il suo su un fogliettino di carta. Ho avuto l'indirizzo e-mail di un undicenne. Son cose.

"Ma quanto tempo passi davanti al pc?"
"Mmmm tanto, però prima studio" Seeeee, questa mi fa scema.

Avrei voluto domandarle, ma i tuoi genitori non ti controllano? Hai perso un anno e nessuno se ne è accorto che non andavi bene a scuola, e gli insegnati? Dove erano? Perché non sono intervenuti? Sei arrivata in prima media con delle basi debolissime. Cosa possiamo costruire su queste fondamenta?

Ma poi ho capito che avremmo dovuto aprire il vocabolario per cercare la parola fondamenta.

domenica 5 luglio 2009

Una tipica famiglia italiana

I grandi capi sono fuori, queste le deleghe.

Io: cucinare, lavare i piatti, lavare i panni e stenderli, stirare, rifare i letti, passare l'aspirapolvere, togliere la polvere, lavare i pavimenti, pulire le scale, fare la spesa, innaffiare le piante in casa, pulirle e se possibile dir loro due paroline, innaffiare le piante del giardino, dare un'occhiata anche all'orticello, dar da mangiare ai canarini, controllare che i serramenti siano chiusi quando usciamo, che il garage e il portoncino siano chiusi a chiave, sistemare tutti i capi di abbigliamenti che Lui lascia in giro per la casa. Non dimenticarsi di andare al lavoro.

Lui, detto il principe: buttare la spazzatura. E il primo giorno non l'ha fatto.

Una tipica famiglia italiana.

martedì 23 giugno 2009

Piange il telefono

Con il telefono non ho un buon rapporto. Venerato in quanto oggetto tecnologico ma poco usato. Alla parola telefono associo le parole emergenza, sciagura, imprevisto.

Principale uso del telefono: chiamare i vigili urbani per questioni inerenti l'igiene urbana, chiamare i vigili del fuoco quando si vedono colonnoni di fumo nero in lontananza, chiamare i carabinieri perchè qualcuno si è schiantato con l'auto sul palo della luce.
Poi ci sono le chiamate di "servizio", quelle che durano al massimo 10 secondi, "faccio tardi" "vienimi a prendere alla stazione" "ci vediamo al solito posto"e "c'è il prosciutto cotto in offerta prendo quello?" sono le più gettonate.

Queste per le telefonate in uscita, per quelle in entrata so esattamente chi è e cosa vogliono a seconda dell'orario della chiamata.

Se la telefonata arriva prima delle 8:00 o dopo le 23:00 è morto qualcuno, ma ultimamente si è aggiunta l'opzione "faccio tardi al lavoro".
Tra le 8:00 e le 12:00 è mia sorella che vuole qualcosa, o è la badante della nonna che vuole qualcosa. Alla fine è sempre qualcuno che chiede qualcosa.
Tra le 12:00 e le 15:00 c'è il dominio incontrastato di Infostrada, Tele2, Telecom, Fastweb e compagnia bella.
Dopo questo orario, il buio.

Lo stare attaccati alla cornetta per ore è uno sport estremo per il quale non sono allenata, mi distraggo, faccio altro, perdo intere parti del discorso e dico sempre "sì, hai ragione" anche quando mi vengono poste delle domande. E non capisco mai una mazza di quello che dicono, le parole si accavallano una sull'altra, vengo sommersa da un fiume di suoni che non comprendo, quando riesco a riprendere il senso del discorso scopro che si sta parlando del tempo. Sono in questi momenti che vorrei tanto una lametta. Per tagliare il filo.

Dopo aver scritto tutto questo, l'idea di comprare un cellulare nuovo mi è quasi passata.

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Listening to: The Shins - Spilt Needles

martedì 16 giugno 2009

KMnO4

KMnO4 è la formula bruta (si dice così) del permanganato di potassio.

Che palle una lezione di chimica!

Niente paura, è solo per spiegare il titolo del tumblr (e mo' mi facevo mancare il tumblr).

Titolo: permanganato di potassio. Sottotitolo: in attesa del punto di viraggio
.

Il KMnO4 è un forte agente ossidante e si usa per titolazioni red-ox, ovvero per determinare la concentrazione di altri composti, come il perossido di idrogeno per esempio. Nel procedimento pratico il permanganato viene posto in una buretta, un tubo di vetro graduato, mentre la sostanza da titolare è posta sotto questa in un becher. Domande? Tutto chiaro?
La titolazione inizia facendo cadere goccia a goccia il permanganato nella soluzione sottostante e si prosegue così, piano piano, goccia a goccia, finchè la soluzione da incolore possa ad un rosa pallido. E' un attimo, basta una sola goccia in più e la titolazione non è precisa, il colore non è quello giusto. Quando la soluzione è un rosa pallido abbiamo il punto di viraggio.

Ok ci siamo sorbiti il pippone di chimica e ora?

Ho la sensazione di vivere in una grande titolazione, aspettiamo la goccia che dia il punto di viraggio, il cambiamento come evento positivo, lo desideriamo così ardentemente che a volte sbagliamo e dobbiamo ricominciare daccapo.

Nel frattempo che aspetto metto nero su bianco tutto quello che mi passa nella testa, lascio sfogare i miei neuroni così, briglie sciolte.

Piaciuta la lezione?

domenica 7 giugno 2009

Urge la Sciarelli

La cosa più interessante di ieri è stata la vicina di sedia. Ho il torcicollo.
Da come annuiva con la testa doveva essere "nuova", noi altri eravano stravaccati sulle sedie, con la testa altrove.
Ho memorizzato il profilo e le scarpe. Se la rincontro che indossa scarpe diverse non saprò riconoscerla.
Finito il bla bla bla fastidioso del relatore mi sono allontanata un attimo e al ritorno non c'era più.
L'avrò spaventata, lo sapevo che non dovevo presentarmi con l'impermeabile e il cappello.

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Listening to: Eva Cassidy - Ain`t No Sunshine

martedì 2 giugno 2009

Un sogno che si realizza

Ti stavo aspettando da tempo indecisa dell'evacuazione, finalmente quel giorno è arrivato. Tiziana esiste e io l'ho incontrata.




Da "La rossa del Roxy Bar" di Solenghi-Marchesini del 1995. Mi sa che la ricordo solo io.

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Listening to: John Lennon - Remember

sabato 30 maggio 2009

Cancro

Dall'oroscopo di questa settimana di Rob Brezsny.

Una delle specie di rane più gustose del mondo rischia di estinguersi: la rana “pollo di montagna”, una specialità dell’isola caraibica di Montserrat. Per risolvere il problema, gli ambientalisti ne hanno trasportato alcuni esemplari in un’altra zona, sperando di evitare l’estinzione della specie. Penso che sia ora di organizzare un intervento di salvataggio anche per te, Cancerino. Una parte molto gustosa di te o del tuo mondo è in pericolo: ha bisogno di aiuto e di cure intensive.

Qualcuno mandi una spedizione di recupero, volete che la parte più gustosa di me venga persa così? La spedizione deve comprendere un'infermiera che si prenda molta cura di me altrimenti non se ne fa nulla.

L'oroscopo di Brezsny mi piace perchè non è un vero oroscopo, non ti dice hai la Luna di traverso e Giove che te le vuole dare di santa ragione. Sono pillole di riflessione, come scrive Luisa Carrara "
il bello è che potete tranquillamente fregarvene di consultare il vostro segno zodiacale... io sono un Toro, ma lo leggo tutto e scelgo come pensiero-guida della settimana quello che mi piace di più".

Io posso seguire l'Acquario questa settimana?

Lo si può ascoltare anche su Radio Capital, letto da Riccardo Rossi, il sabato o la domenica mattina.

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Listening to: Johnny Cash - Hurt

mercoledì 27 maggio 2009

Il mio secondo lavoro

Timbro il cartellino alle 9:00.

"L'acqua e il ciucciotto sono sul tavolo, il pallone è sul terrazzo, non ha dormito molto stanotte può essere che tra poco avrà sonno, sbrigo questa commissione e torno, per qualsiasi problema chiama sul cellulare."

Ok, si comincia.

"Guarda c'è Pooh, siediti dai!" 5 secondi poi mi prende la mano, "zia gioca" e mi porta nella camera per giocare a rovescia la cesta dei giocattoli, buttiamoli in aria e prendiamoli a calci. Messa a soqquadro la stanza si accorge che la madre non c'è, diventa impiccioso, "mamma, mamma" alza le braccine per farsi prendere in braccio. Mi stringe forte forte, "ma non è che per caso hai sonno? Voi fare la nanna, prendo Gino? (aka il passeggino). "Sìììì".

Lo metto nel passeggino con l'inseparabile copertina, che anche se fanno 40 °C non la molla mai. Inizia il tour de casa, un giro, due giri, tre giri, macino chilometri passando dal soggiorno alla cucina, dal corridoio alla camera da letto. Si addormenta, lo trasferisco in culla cercando di non svegliarlo, è andata. Me la sono cavata, penso, 15 minuti dopo, una vocina chiama. "E questo è tutto il sonno che avevi?" Alza di nuovo le braccine "prendi".

Giochiamo un altro po', con l'aereo, le macchinine, a nascondino. Il tempo passa ma non si fa vivo nessuno. "Vogliamo scendere giù?" Già è alla porta. "Aspetta che prendo il pallone".
Quattro calci e vuole salire di nuovo sopra, dai nonni stavolta. Punta subito al notebook, con il solo sguardo mi intima di sedermi e accendere, impaziente vuole pigiare tutti i tasti, poi fa finta di cantare le canzoncine dello Zecchino d'Oro, mugugna più che altro.

All'improvviso si blocca, "cacca!" O Cristo santo, la cacca no! "Sicuro che è cacca, sai a volte è solo un po' d'aria, fai una scorreggina, ti passa". "Cacca cacca!!". "E ho capito, è cacca".
Mi metto in posizione vasino umano, gambine alzate e mi stringe le mani. Lui la cacca la fa solo così. Mi aspetto il peggio visto i precedenti, ma scende subito. "Te l'avevo detto che era un falso allarme". Mi guarda perplesso.

Intanto è ora di pranzo, "ma che fine ha fatto tua madre, è stata rapita dagli alieni?"

Il citofono suona. Assafà a maronn!!

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Listening to: Jack Johnson - Taylor

venerdì 15 maggio 2009

Mia Cuggina

Mia cugina dopo la dieta somiglia in modo incredibile a Livia Iacolare.

E dopo anni di non sopportazione, improvvisamente avevo voglia di saltarle addosso.

Update: rettifico, mi sta ancora di più sulle balle. Mi stanno tutte e due sulle balle.
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Listening to: Patrick Watson - Close to Paradise

venerdì 8 maggio 2009

Devo imparare a stare zitta

O quanto meno a vedere chi entra in casa prima di parlare.

Incurante di una porta che si apre "Ma l'hai sentita l'ultima su quel deficiente di nostro
cugino", la voce si affievolisce, mi faccio piccola piccola, "ciao cugino" e inizio a sparare frasi per confonderlo "ma non eri andato via, dov'è mia madre, dove hai lasciato mia madre, credevo che fosse lei, come mai sei risalito, il pranzo è pronto, che fine ha fatto mia madre, ah però ti sei fatto questa bella cravatta, il piatto è sul tavolo, io mangio che si raffredda, ma per caso sai dov'è andata mia madre? Io intanto mangio eh!"

Una mitragliata che non gli ha lasciato il tempo di pensare alle parole appena udite.

Ho buttato la testa nel piatto e non ho avuto il coraggio di alzarla fino a quando non se n'è andato.

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Listening to: Pixies - Wave of Mutilation (UK Surf)

lunedì 13 aprile 2009

Lievitazione artificiale

Il più grande cruccio di mia madre è quello di avere una figlia senza seno, ovvio che il seno c'è, ma è poca roba.
Per tutta la vita ha sperato in un miracolo, in un risveglio con una taglia in più, ma niente da fare, non si sono mosse.
Questa sua fissa deriva dalla convinzione che il seno sia come il miele per le api, la principale fonte di acchiappo e il fatto che nessuno me se pija è dovuto alla mia scarsa seconda.

Per cercare di porre rimedio a questa mia carenza, la mia genitrice mi ha regalato reggiseni imbottiti. Era così entusiasta che non me la sono sentita di mandarla a quel paese.

Ora è una settimana che mi fisso le tette, io una cosa del genere non l'avevo mai vista, ho una terza!! Tutta fuffa, infatti non tocco per non far svanire l'illusione. Anche se a dirla tutta mi sento un po' a disagio, non sono abituata a tali rigonfiamenti e inoltre le magliette mi vanno più strette.

Volete sapere se il metodo funziona? Un paio di vecchietti hanno buttato l'occhio.
Quindi tempo un'altra settimana e questi aggeggi infernali scompariranno dalla circolazione.

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Listening to: Angus & Julia Stone - Silver Coin