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martedì 21 settembre 2010
The Real L Word Parody
Decisamente più divertente dell'originale.
Il cane pupazzo è meraviglioso.
Prodotto da Autostraddle.
giovedì 6 maggio 2010
This is Sparta!? No, è solo il nuovo video di Katie Melua
Ci sono dei videoclip che sembrano epici, maestosi, con effetti speciali, coreografie importanti, qualcosa di ecceziunale veramente ma che per alcuni particolari, anche insignificanti, suscitano in me ilarità incontrollata.
Il video è quello di Katie Melua ricordata da molti (?) per la versiona soporifera di Just Like Heaven dei Cure, ebbene la nostra ritorna con un nuovo singolo e relativo video.
Regia!
Uomini mezzi gnudi pogano e si strusciano all'ombra di rocce di cartapesta, indossano intimo della Pompea e dimenando pe' ll'aria fresca bastoni di legno, uguali a quelli che usavo per fare la ginnastica correttiva alla schiena.
Appare lei, versione dea dark con addosso pezzi di armatura da gladiatore, seduta al pianoforte trasformato per l'occasione in un toro meccanico degno della migliore tradizione di Buona Domenica.
Mazze che roteano, braccia alla dea Kali e orrore, smalto nero su unghie tozze e corte, certe cose nun le posso vede'.
Minuto 1:58 Jazz Hands. Muoio.
Cambio di ritmo, sempre uomini mezzi gnudi che si dimenano, stavolta scimmiottano gli All Blacks indossando fantasmini! Molto sexy.
Lei si ritrae sotto al muro timorosa, non si sa mai con tutte 'ste mazze che volano, meglio evitare.
(Quella cosa di roteare il bastone la so fare anche io, più velocemente e con la mazza appendiabiti).
Il piano-toro meccanico si trasforma improvvisamente in tagadà, restare in equilibrio diventa un impresa, manca solo lo scemo del paese che tenta di rimanere in piedi al centro.
Abbraccio finale, volemose bene.
Che bellezza.
Sul brano niente da eccepire, anche perché è prodotto da William Orbit, uno che ha reso Ray of Light di Madonna quasi un capolavoro.
Sul video mi chiedo, perché? E' involontariamente comico? Tutto ciò è voluto? O sono io la criticona della situazione?
Su Katie Melua, gran fijola, non c'è dubbio. Inoltre dicheno...
Il video è quello di Katie Melua ricordata da molti (?) per la versiona soporifera di Just Like Heaven dei Cure, ebbene la nostra ritorna con un nuovo singolo e relativo video.
Regia!
Uomini mezzi gnudi pogano e si strusciano all'ombra di rocce di cartapesta, indossano intimo della Pompea e dimenando pe' ll'aria fresca bastoni di legno, uguali a quelli che usavo per fare la ginnastica correttiva alla schiena.
Appare lei, versione dea dark con addosso pezzi di armatura da gladiatore, seduta al pianoforte trasformato per l'occasione in un toro meccanico degno della migliore tradizione di Buona Domenica.
Mazze che roteano, braccia alla dea Kali e orrore, smalto nero su unghie tozze e corte, certe cose nun le posso vede'.
Minuto 1:58 Jazz Hands. Muoio.
Cambio di ritmo, sempre uomini mezzi gnudi che si dimenano, stavolta scimmiottano gli All Blacks indossando fantasmini! Molto sexy.
Lei si ritrae sotto al muro timorosa, non si sa mai con tutte 'ste mazze che volano, meglio evitare.
(Quella cosa di roteare il bastone la so fare anche io, più velocemente e con la mazza appendiabiti).
Il piano-toro meccanico si trasforma improvvisamente in tagadà, restare in equilibrio diventa un impresa, manca solo lo scemo del paese che tenta di rimanere in piedi al centro.
Abbraccio finale, volemose bene.
Che bellezza.
Sul brano niente da eccepire, anche perché è prodotto da William Orbit, uno che ha reso Ray of Light di Madonna quasi un capolavoro.
Sul video mi chiedo, perché? E' involontariamente comico? Tutto ciò è voluto? O sono io la criticona della situazione?
Su Katie Melua, gran fijola, non c'è dubbio. Inoltre dicheno...
martedì 2 giugno 2009
Un sogno che si realizza
Ti stavo aspettando da tempo indecisa dell'evacuazione, finalmente quel giorno è arrivato. Tiziana esiste e io l'ho incontrata.
Da "La rossa del Roxy Bar" di Solenghi-Marchesini del 1995. Mi sa che la ricordo solo io.
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Listening to: John Lennon - Remember
Da "La rossa del Roxy Bar" di Solenghi-Marchesini del 1995. Mi sa che la ricordo solo io.
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Listening to: John Lennon - Remember
domenica 26 aprile 2009
Notte sento
Carino, soprattutto per il gioco di parole del titolo, mi aspettavo un finale diverso però.
Notte Sento from napdan on Vimeo.
Notte Sento from napdan on Vimeo.
giovedì 23 aprile 2009
lunedì 20 aprile 2009
venerdì 17 aprile 2009
Lizzy the Lezzy
Prendo da Anelli di fumo e diffondo.
Vi presento Lizzy the Lezzy la prima serie web di un comedy-cartoon.
Ha già alcuni anni sul groppone ma io l'ho scoperta solo adesso, creata da Ruth Selwyn una web-designer, filmaker e disegnatrice israeliana trasferitasi a Birmingham 16 anni fa, Lizzy è lesbica dichiarata e orgogliosa, canta canzoncine che subito si infilano nel cervello e parla un po' di tutto senza peli sulla lingua.
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Listening to: Tracy Bonham - Something Beautiful
Vi presento Lizzy the Lezzy la prima serie web di un comedy-cartoon.
Ha già alcuni anni sul groppone ma io l'ho scoperta solo adesso, creata da Ruth Selwyn una web-designer, filmaker e disegnatrice israeliana trasferitasi a Birmingham 16 anni fa, Lizzy è lesbica dichiarata e orgogliosa, canta canzoncine che subito si infilano nel cervello e parla un po' di tutto senza peli sulla lingua.
Su cantate I'm Lizzy the Lezzy and I'm out and proud, I'm Lizzy the Lezzy let's shout it out loud, I'm Lizzy the Lezzy just sing it with me, I'm Lizzy the Lezzy and I like the pussy.
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Listening to: Tracy Bonham - Something Beautiful
martedì 14 aprile 2009
Favole moderne
E' la diva del momento, tutti parlano di lei, tutti la adorano, tutti la vogliono.
No, non è una starlette, non è una reduce di un reality, non è la bellona di turno, è una signora 47 enne del Blackburn, Gran Bretagna.
Questa signora si è presentata alle selezioni di Britain's got talent e ha sbancato.
Perché tanto successo? Perché Susan Boyle è tutto quello che lo showbiz non vuole, non è bella, è "vecchia", è goffa, sembra uscita da un film dei Monty Python.
Eppure di coraggio ne ha molto, si presenta al pubblico con il vestito della domenica e la collanina tirata fuori per l'occasione, pubblico che ride e inizia a sbeffeggiarla, anche i giudici la prendono poco sul serio, sembra di essere alla Corrida quando si presenta la zitella di turno che vuole baciare il maestro.
Tutti si aspettano la stecca, una brutta voce, qualche indecenza. Ma inizia a cantare e...magia, tutti tacciono, si alzano increduli, c'è chi piange.
Una favola moderna, una donna che ha sempre vissuto nell'ombra, mai stata considerata, che improvvisamente viene richiesta da tutti, si parla già di un contratto discografico oltre che della probabile vincita del talent show.
Una favola che mette di buonumore.
No, non è una starlette, non è una reduce di un reality, non è la bellona di turno, è una signora 47 enne del Blackburn, Gran Bretagna.
Questa signora si è presentata alle selezioni di Britain's got talent e ha sbancato.
Perché tanto successo? Perché Susan Boyle è tutto quello che lo showbiz non vuole, non è bella, è "vecchia", è goffa, sembra uscita da un film dei Monty Python.
Eppure di coraggio ne ha molto, si presenta al pubblico con il vestito della domenica e la collanina tirata fuori per l'occasione, pubblico che ride e inizia a sbeffeggiarla, anche i giudici la prendono poco sul serio, sembra di essere alla Corrida quando si presenta la zitella di turno che vuole baciare il maestro.
Tutti si aspettano la stecca, una brutta voce, qualche indecenza. Ma inizia a cantare e...magia, tutti tacciono, si alzano increduli, c'è chi piange.
Una favola moderna, una donna che ha sempre vissuto nell'ombra, mai stata considerata, che improvvisamente viene richiesta da tutti, si parla già di un contratto discografico oltre che della probabile vincita del talent show.
Una favola che mette di buonumore.
sabato 14 marzo 2009
It's my ride
Da piccola amavo andare in bici, la bicicletta ed io eravamo una cosa sola, facevo di tutto sulla bici, mangiavo anche, un cucchiaio e un giro, un cucchiaio e due giri. Praticamente quello che mangiavo lo consumavo all'istante.
E le cadute, diamine, quante cadute ho preso, ne porto ancora i segni, mi chiamavano ginocchie rosse, per via del mercurio cromo, non facevo in tempo a cicatrizzare la ferita che già me ne procuravo un'altra.
Una volta ho temuto di perdere la gamba, usciva un liquido giallastro, se la abbassavo colava tutto.
Bei tempi quelli in cui potevo girare liberamente per il paesello senza il timore di essere investita, con il sole e il vento in faccia, padrona della strada, a tentare di pedalare senza mani.
Mi è venuta una voglia matta di ritornare in sella vedendo un video. Sensazione di libertà.
It's Your Ride from Cinecycle on Vimeo.
Il brano (bello) che fa da colonna sonora è The Hustle di Alan Wilkis, scaricabile gratuitamente da Last Fm
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Listening to: The Hustle - Alan Wilkis
E le cadute, diamine, quante cadute ho preso, ne porto ancora i segni, mi chiamavano ginocchie rosse, per via del mercurio cromo, non facevo in tempo a cicatrizzare la ferita che già me ne procuravo un'altra.
Una volta ho temuto di perdere la gamba, usciva un liquido giallastro, se la abbassavo colava tutto.
Bei tempi quelli in cui potevo girare liberamente per il paesello senza il timore di essere investita, con il sole e il vento in faccia, padrona della strada, a tentare di pedalare senza mani.
Mi è venuta una voglia matta di ritornare in sella vedendo un video. Sensazione di libertà.
It's Your Ride from Cinecycle on Vimeo.
Il brano (bello) che fa da colonna sonora è The Hustle di Alan Wilkis, scaricabile gratuitamente da Last Fm
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Listening to: The Hustle - Alan Wilkis
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lunedì 9 marzo 2009
Over the rainbow
Vorrei segnalare un documentario di prossima uscita "Over the Rainbow", la storia di due donne Marica e Daniela che si amano e vogliono un figlio. Il film tratta della difficile gestazione di questa scelta, di come reagiscono amici e parenti, dei quesiti che inevitabilmente vengono fuori quando si parla di omogenitorialità, del viaggio per realizzare questo sogno.
Quando Daniela dice "ma nostro figlio saprà che ci amiamo" mi sono quasi commossa. Peccato che una cosa così semplice non venga ancora compresa dalla maggior parte delle persone: quello che conta è l'amore.
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Listening to: Wim Mertens - Close Cover
Quando Daniela dice "ma nostro figlio saprà che ci amiamo" mi sono quasi commossa. Peccato che una cosa così semplice non venga ancora compresa dalla maggior parte delle persone: quello che conta è l'amore.
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Listening to: Wim Mertens - Close Cover
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