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giovedì 8 dicembre 2011

Luoghi comuni

    La maggior parte delle lesbiche: 
  1. adora giocare a biliardo
  2. adora Wonder Woman
  3. beve la birra Corona o Heineken o Red Bull mischiato a qualche alcolico o le vodke alla frutta (postulato: la maggior parte delle lesbiche beve troppo)
  4. canta bene
  5. è brava col “fai da te”
  6. è cresciuta tra macchinine telecomandate e pistole
  7. è restia a rinunciare alla comodità per seguire la moda, ma predilige una moda comoda!
  8. è simpatica e strafottente
  9. fuma le Camel Light o il Golden Virginia
  10. gioca male a bowling (corollario: tira la palla da bowling con pollice indice e medio)
  11. guardava Lady Oscar e/o Occhi di Gatto (possibilmente adorando una delle tre sorelle)
  12. guida benissimo
  13. ha un conto Bancoposta
  14. ha un gatto e, se non ce l’ha, ama tutti i gatti indistintamente
  15. ha una passione smodata per il caffè
  16. impazzisce per i musical
  17. non ama le borse
  18. non dirà quasi mai: “Ho fame/ho sete” ma: “Sono sudata come un maiale”
  19. porta i capelli tagliati molto corti e, possibilmente, scalati
  20. porta il portafogli (da uomo) nella tasca posteriore dei jeans
  21. porta l’orologio a destra
  22. porta, oltre al classico anello al pollice, anche un anello al mignolo e uno al medio
  23. quando è a casa naviga in rete
  24. riconosce marchio e modello delle automobili (mentre le etero le descrivono solo!)
  25. riesce a vedere/cambiare il testo delle canzoni in maniera del tutto nuova, nel senso che cambia il sesso del/dei protagonisti al femminile in modo da stravolgere tutto il significato pur di leggerci qualsiasi riferimento saffico
  26. se la tira in una maniera micidiale
  27. si chiede a piè sospinto: “Ma ho il gay radar rotto?”
  28. usa un BlackBerry (l’iPhone è per i gay, invece)
  29. vuole sentirsi indipendente
  30. non aspetta altro che topic come questi per farsi due risate

mercoledì 27 luglio 2011

Meanwhile...

Ho perso più di 2 chili. Lo stress. Non credo di aver perso qualche centimetro.

Mi è spuntata una ciocca di capelli bianchi, proprio nel ciuffo. Non è stress. È l'età.

Sono entrata nei magnifici anni trenta. Non è stato poi così traumatico, a parte l'apertura dei regali: grazie per l'ennesino paio di orecchini che non indosserò. Tu sì che mi conosci da 30 anni, mamma.

Ho un braccio abbronzato e uno no, maledetto sole ad ovest, avevo pensato di percorrere la strada in retromarcia per riequilibrare i colori ma sembra un opzione alquanto difficile da praticare.

Sono in ferie, non dovrei pensare al lavoro e invece controllo la posta ogni giorno, visto che l'ho lasciata in mano a gente che mi ha chiesto "ma quindi per controllare l'email devo digitare su quella G e poi? " o peggio "stai controllando l'email su quest'altro pc, ma si può fare? Sei proprio un genio!!"

Sono circondata da persone schifosamente felici.

Forse mi verrà un ulcera allo stomaco.

Ho raggiunto il record di feed reader da leggere.

È morta Amy Winehouse, ma perché non lo era già? Ah gli zombie tecnicamente sono ancora vivi.

Per il resto sempre le solite cose, tipo leggi contro l'omofobia non approvate.

Niente di nuovo sotto questo cielo, alquanto nuvoloso peraltro.

mercoledì 19 maggio 2010

AfterEllen Hot 100

Questa classifica è inficiata dalla presenza di innominabili soggetti alle posizioni 41 e 54.

Alcune considerazioni.

Olivia Wilde: raro caso di come si possa essere più attraenti sul set che nella vita reale. Il fascino del camice bianco.

Per quanto tempo ancora camperanno di fama le protagoniste di The L word?

Liv Loveless: e chi cazzo è? Come per metà gente della classifica tra l'altro.

Angelina Jolie è come il bianco, non passa mai di moda. (O è il nero? Non lo so, fate voi)

C'è tutto il cast di Glee, anche la nasona e la non più giovane Jane Lynch, non proprio Hot ecco.

Charlize Theron 82esima e Cate Blanchett 87esima? Ma dico, siamo impazziti?

venerdì 5 marzo 2010

Housewives goes lesbian

Devo fare coming out: io sono una fan delle Casalinghe Disperate, shame on me, le guardo dalla prima stagione e mi piacciono, ecco l'ho detto, a me piacciono.
Un motivo in più per amare questo telefilm è che è assolutamente gay-friendly, gay è il figlio della protagonista con tanto di compagno, sono gay i vicini di casa che guardano Project runaway, il personal shopper di Gabrielle non era propriamente un macho-latino e l'ideatore Marc Cherry che ve lo dico a fare. Tanti gay ma nessuna lesbica, a parte la maestra d'asilo che tentò un approccio con Susan nella quinta stagione, e siccome siamo alla 6ª stagione e iniziano a mancare le idee ecco che arriva la storyline lesbica. Oh cielo due donne che si baciano a Wisteria Lane, già immagino i commenti delle casalinghe, quelle vere, spettatrici del cambio di sponda di una delle protagoniste.

A saltare il fossato è Katherine, la casalinga 52enne si innamora di una giovane ex stripper, Robin, che ospita a casa sua, lo so, la storia è in puro stile Desperate, surreale e sopra le righe. Ma sarà comunque interessante vedere come la svilupperanno visto che mancano poche puntate alla fine e inoltre si vocifera l'abbandono della serie di Dana Delany (Katherine) e di Julie Benz (Robin), io azzardo una fuga d'amore e la fine dello scandalo.

Aggiungo: ho sempre avuto un debole per Katherine seconda solo alla divina Lynette Scavo, la scena in cui Robin si versa lo spumante addosso e ridicola, ridicola, ridicola, ripetuto 3 volte per chiarire il concetto, quanto sono grave se trovo affascinanti delle normali cinquantenni?



giovedì 28 gennaio 2010

Coming Soon

Trailer 1 Room in Rome (Habitación en Roma) 
Non solo NSFWork ma anche NSFHome e NSFLibrary e soprattutto NSFMen, non è roba per voi sciò, quindi chiudetevi in bagno e guardatevelo, occhio, mani ben in vista.
Prendete una bionda, russa, di nome Natasha (originalità portami via) e una mora dalla nazionalità non specificata, con una camicia a quadroni e il taglio di capelli che grida "I'm a indie lesbian!!" Stranamente i capelli si afflosciano poco dopo, mistero. Comunque, dicevo, prendete queste due e chiudetele in una stanza d'albergo, cosa potrà mai accadere? Una partita a scacchi? Discuteranno di come sia possibile spostare l'isola girando una ruota mezza fracica? Ho i miei dubbi. Insomma, queste due ci danno dentro, immagino la gioia dei vicini di stanza. La presentazione recita "two lovers, share secrets during a one-night stand" il segreto più sconvolgente sta in quel "but I like men more", non sembrava proprio guarda. Comunque bruna batte bionda 10 a 0. Data di uscita: tanto in Italia non lo vedrete mai.

Trailer 2 The Four-Faced Liar 
Un'altra bionda e un'altra bruna ma tutt'altro genere, siamo nella commedia romantica. Molly, una versiona campagnola di Scarlett Johansson è fidanzata, felice e etero, finché non incontra Bridget, la mora dall'aspetto sfigato, in un bar. Inutile specificare che la mora dall'aspetto sfigato è gay, vien da se.
Film indipendente e pochi soldi a disposizione, hanno così deciso di risparmiare sul make-up e a pagarne le conseguenze sono i volti delle protagoniste, visi lucidi, gente, visi lucidi.
Ma forse ciò rende la commedia più realistica, cosa che non si può dire guardando il trailer precedente, là siamo nella fantascienza. Ricorda molto Imagine me and You, anche per la locandina, solo che non ci sono due bipbipbipbip (mi autocensuro) ma due ragazze della porta accanto. Data di uscita non pervenuta.

Trailer 3 The Runaways
Ne parlano da anni, da prima ancora di scegliere le attrici e rilasciano un trailer di 50 secondi, 50 secondi di "spacchiamo tutto it's rock n'roll, yaeahh e visto che ci siamo meniamoci anche, di nuovo yeahhh!" Però c'è Kristen Stewart, ecchissenefrega, sempre a parlare di faccetta pallida, io porrei l'attenzione su Dakota Fanning, perché a me fa un po' impressione vederla recitare da grande, imbellata a mo' di prostituta poi è uno shock, ricordo che Dakota Fanning ha 16 anni e recita da quando era ancora nella pancia della madre, questa qua o mi diventa Jodi Foster o un'alcolizzata da centro di recupero. E con questo film sembra che abbia fatto le prove per la seconda ipotesi. Data di uscita: marzo 2010

venerdì 17 aprile 2009

Lizzy the Lezzy

Prendo da Anelli di fumo e diffondo.

Vi presento Lizzy the Lezzy la prima serie web di un comedy-cartoon.
Ha già alcuni anni sul groppone ma io l'ho scoperta solo adesso, creata da Ruth Selwyn una web-designer, filmaker e disegnatrice israeliana trasferitasi a Birmingham 16 anni fa, Lizzy è lesbica dichiarata e orgogliosa, canta canzoncine che subito si infilano nel cervello e parla un po' di tutto senza peli sulla lingua.

Su cantate I'm Lizzy the Lezzy and I'm out and proud, I'm Lizzy the Lezzy let's shout it out loud, I'm Lizzy the Lezzy just sing it with me, I'm Lizzy the Lezzy and I like the pussy.





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Listening to: Tracy Bonham - Something Beautiful

giovedì 16 aprile 2009

Questioni d'orecchio

Un uomo che porta l'orecchino al lobo destro viene identificato come gay. E questo lo sapevo, ma ho sempre pensato che fosse una leggenda metropolitana.
Una donna che porta l'orecchino al lobo destro viene identificata come lesbica. E questa non la sapevo. Anche perché il primo pensiero nel vedere una donna con un solo orecchino è "avrà perso l'altro?"

-Hey scusa hai perso l'orecchino!
-Oh no io porto l'orecchino solo all'orecchio destro in quanto appartengo alla categoria omossessuale.
-Prrrrr

Il peto vocale sarebbe scappato anche se la monoindossatrice di orecchino avesse fatto parte dei portatori della sindrome del colon irritabile o di un fan club di Anna Tatangelo, così come dell'azione cattolica. Non è il gruppo a cui si appartiene a far scattare la mia ilarità ma il perchè bisogna usare un simbolo per dimostrare chi si è ed essere catalogati.

Io gli orecchini non li porto, se non quando sento una voce che dice "i bbucchi, ti si appilano i bbuchiii, se poi ti servono come fai?" E così una volta ogni tanto lo posso pure fare sto sacrificio.

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Listening to: Jon Redfern - I Love The Sun

sabato 28 marzo 2009

Allucinazioni

Io l'ho sentita, sono sicura di averla sentita quella frase.
Frase che mi ha fatto fuoriuscire gli occhi dalle orbite, a dire "ma questo come cavolo fa a sapere". Ho chiesto di ripeterla per essere più sicura, e lui la stava rifacendo, ma sono spuntate all'improvviso gomitate nei fianchi (di lui), mentre una voce si è affrettata a correggere il ragazza pronunciata dal poveretto, in ragazzo.

Ragazzo, ragazzo, ha ripetuto lei, facendo sentire bene la O, e si lanciavano occhiate a vicenda.

Il tutto è durato meno di 10 secondi, un attimo. Avrei anche risposto alla domanda se non ci fosse stato il subbuglio generale, ma io non dovevo sapere che loro sapevano.
Momento di smarrimento, a quel tavolo solo una persona poteva aver cantato.

Chiedo in seguito e si cerca di farmi credere che è stato tutto frutto della mia immaginazione, che nessuno ha detto ragazza, nessuno sa niente, nessuno ha parlato. Ho le visioni.
No guarda nessuno ha sentito niente, tutti hanno capito un'altra cosa non ti preoccupare, dice lei.
Sti cazzi, dico io. A me non interessa chi ha sentito e cosa hanno udito, a me interessa perché lui ha fatto quella domanda.
Lei cade dalle nuvole, si dichiara innocente, non ne ha fatto parola con nessuno, giura.

Mi scorrono davanti agli occhi tutti gli anni in cui ci conosciamo, tutte le volte che ha detto chi io? Io non ho detto/fatto/visto/sentito/odorato niente. E invece.

Vuole la mia assoluzione, vuole che creda nella sua buona fede. Non le ho più risposto. Ho lasciato cadere la cosa per non rovinare l'amicizia. O meglio, quello che rimane.

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Listening to: Kings Of Leon - Be Somebody

lunedì 9 marzo 2009

Over the rainbow

Vorrei segnalare un documentario di prossima uscita "Over the Rainbow", la storia di due donne Marica e Daniela che si amano e vogliono un figlio. Il film tratta della difficile gestazione di questa scelta, di come reagiscono amici e parenti, dei quesiti che inevitabilmente vengono fuori quando si parla di omogenitorialità, del viaggio per realizzare questo sogno.

Quando Daniela dice "ma nostro figlio saprà che ci amiamo" mi sono quasi commossa. Peccato che una cosa così semplice non venga ancora compresa dalla maggior parte delle persone: quello che conta è l'amore.





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Listening to: Wim Mertens - Close Cover