- Nel senso rotatorio non esiste la precedenza a destra, ma siccome ciò è sconosciuto ai più, cercheranno di sfondarti la portiera dell'auto ogni giorno.
- Alla testa di una fila di auto che procede quasi a passo d'uomo su una strada provinciale in cui è praticamente impossibile fare sorpassi c'è quasi sempre una panda rossa.
- Dopo aver fatto zapping radiofonico ossessivo in cui l'unica canzone trasmessa è Rolling in the deep di Adele trovi finalmente un brano decente a 100 metri dall'arrivo.
- Con una 1100 i sorpassi durano un infinità.
- Le frecce direzionali sono un optional.
- Le donne guidano proprio male, ma malissimo. Questa si sapeva ma ammetterlo è difficile.
- Non importa che ora sia, beccherai sempre un ape car pieno di cassette di frutta penzolanti davanti.
- E poi arriverà il giorno in cui incontrerai loro:
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lunedì 14 febbraio 2011
martedì 22 dicembre 2009
Omonimia
una richiesta di amicizia
- Ciaoooo, da quanto tempo, ma sei davvero tu, che piacere rivederti, un bacione!
- Ehmm, credo che ci sia un equivoco, devo avere una sosia omonima in giro. Bhè saluti e buona ricerca.
- Ma sei tu!
- Certo che sono io, ma la io, che sono io, non è la io che cerchi tu.
- Sicura? Perché sembri lei.
- Ma non sono lei e di sicuro so chi non sei tu, su chi sono io poi è un altro discorso.
- Vabbè, scusa il disturbo e buon Natale.
- Buon Natale a te.
un nuovo messaggio di posta
- Sicura, sicura che non sei tu?
- Ciaoooo, da quanto tempo, ma sei davvero tu, che piacere rivederti, un bacione!
- Ehmm, credo che ci sia un equivoco, devo avere una sosia omonima in giro. Bhè saluti e buona ricerca.
- Ma sei tu!
- Certo che sono io, ma la io, che sono io, non è la io che cerchi tu.
- Sicura? Perché sembri lei.
- Ma non sono lei e di sicuro so chi non sei tu, su chi sono io poi è un altro discorso.
- Vabbè, scusa il disturbo e buon Natale.
- Buon Natale a te.
un nuovo messaggio di posta
- Sicura, sicura che non sei tu?
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venerdì 24 luglio 2009
Flashback
Sono due anni che mi chiedo dove l'abbia vista, ha un viso familiare, mi è forse parente e non ne sono a conoscenza? Una signora anziana, di quelle belle cicciotte, va in giro con addosso una tenda, portandosi sempre dietro una caterva di buste. Cosa ci sia dentro è un mistero. Viene quasi tutti i giorni, un abituè, fissata con la pressione. Fa sempre tante domande, ma basta un sorriso per rassicurarla. Oggi ha detto "ho fatto la bidella per tanti anni".
Un flash nella mia mente. Un corridoio lungo e vuoto, una pioggia battente.
Un attimo, un attimo, che succede. Andiamo con calma. Rewind.
Il corridoio è quello della mia scuola elementare, è un giorno di pioggia, uno di quelli in cui si allagano anche le scuole. Nel corridoio ci sono io, sono scesa dal secondo piano per prendere il gessetto in segreteria. Alla fine del corridoio ci sono 4 gradini, io sono ferma, mi preparo per prendere la rincorsa e saltare quei 4 gradini. Con il gessetto stretto in una mano inizio la mia folle corsa, a grandi falcate mi avvicino verso il punto in cui spiccherò il salto.
Sento una voce: "nennè vai chian, ca' se scjulie!" (Ragazzina vai piano che si scivola).
Troppo tardi, sto già volando, fiera di saper saltare così in alto. Punto i piedi per l'atterraggio, appena le scarpe toccano il pavimento qualcosa non va, non aderiscono, scivolo, e mi ritrovo distesa, lunga lunga con la schiena per terra.
Secondi che sembrano un'eternità, lì a terra, bagnata, umiliata e una voce: "io t'ho seva ritt' ca' se scjuliav!" (te l'avevo detto che si scivolava).
Mi volto indietro e c'è una signora, grassoccia, sorridente, che indossa una tenda.
----------------
Listening to: Tristan Prettyman - Hello
Un flash nella mia mente. Un corridoio lungo e vuoto, una pioggia battente.
Un attimo, un attimo, che succede. Andiamo con calma. Rewind.
Il corridoio è quello della mia scuola elementare, è un giorno di pioggia, uno di quelli in cui si allagano anche le scuole. Nel corridoio ci sono io, sono scesa dal secondo piano per prendere il gessetto in segreteria. Alla fine del corridoio ci sono 4 gradini, io sono ferma, mi preparo per prendere la rincorsa e saltare quei 4 gradini. Con il gessetto stretto in una mano inizio la mia folle corsa, a grandi falcate mi avvicino verso il punto in cui spiccherò il salto.
Sento una voce: "nennè vai chian, ca' se scjulie!" (Ragazzina vai piano che si scivola).
Troppo tardi, sto già volando, fiera di saper saltare così in alto. Punto i piedi per l'atterraggio, appena le scarpe toccano il pavimento qualcosa non va, non aderiscono, scivolo, e mi ritrovo distesa, lunga lunga con la schiena per terra.
Secondi che sembrano un'eternità, lì a terra, bagnata, umiliata e una voce: "io t'ho seva ritt' ca' se scjuliav!" (te l'avevo detto che si scivolava).
Mi volto indietro e c'è una signora, grassoccia, sorridente, che indossa una tenda.
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Listening to: Tristan Prettyman - Hello
sabato 18 luglio 2009
Riparazioni
Bionda, occhi azzurri, 11 anni, bocciata in prima media. La devo rimettere in sesto per il prossimo anno scolastico. Si prospetta un'impresa ardua.
Non conosce bene le tabelline, con le moltiplicazioni e divisioni si incarta, sul quaderno scrive senza ordine, fuori rigo, obliquamente.
Con l'italiano non va meglio.
"Sai quali sono gli articoli determinativi e indeterminativi?"
"Boh."
Esercizi con i sinonimi.
"Sai cosa significa sinonimo?" Faccia perplessa.
"Hai mai usato il vocabolario?" "No, io le parole le cerco sul pc."
Eccallà, il pc, l'omicida della grammatica italiana.
"Ma l'alfabeto lo sai?" "Sì, abcdefg..." scemando con la voce. Sorride.
"Adesso prendi questo librone, che si chiama vocabolario, e cerchi le parole che non conosci dell'esercizio". Tutte.
"Vediamo come leggi". Okseilaclassicabambinaprivadellabarraspaziatricecheleggetuttodiunfiatosenzatenercontodellapunteggiaturaeconunespressivitàpariaimessaggipreregistratidellesegreterietelefoniche.
Nota il notebook sul tavolo. Si illumina. "Ma tu cell'hai mssnger?"
Messenger, un altro omicida.
"Eh sì".
"Mi scrivi il tuo indirizzo, dai!"
"Te lo scrivo, ma ti avverto, non lo uso mai" Mica sente, mi ha già lasciato il suo su un fogliettino di carta. Ho avuto l'indirizzo e-mail di un undicenne. Son cose.
"Ma quanto tempo passi davanti al pc?"
"Mmmm tanto, però prima studio" Seeeee, questa mi fa scema.
Avrei voluto domandarle, ma i tuoi genitori non ti controllano? Hai perso un anno e nessuno se ne è accorto che non andavi bene a scuola, e gli insegnati? Dove erano? Perché non sono intervenuti? Sei arrivata in prima media con delle basi debolissime. Cosa possiamo costruire su queste fondamenta?
Ma poi ho capito che avremmo dovuto aprire il vocabolario per cercare la parola fondamenta.
Non conosce bene le tabelline, con le moltiplicazioni e divisioni si incarta, sul quaderno scrive senza ordine, fuori rigo, obliquamente.
Con l'italiano non va meglio.
"Sai quali sono gli articoli determinativi e indeterminativi?"
"Boh."
Esercizi con i sinonimi.
"Sai cosa significa sinonimo?" Faccia perplessa.
"Hai mai usato il vocabolario?" "No, io le parole le cerco sul pc."
Eccallà, il pc, l'omicida della grammatica italiana.
"Ma l'alfabeto lo sai?" "Sì, abcdefg..." scemando con la voce. Sorride.
"Adesso prendi questo librone, che si chiama vocabolario, e cerchi le parole che non conosci dell'esercizio". Tutte.
"Vediamo come leggi". Okseilaclassicabambinaprivadellabarraspaziatricecheleggetuttodiunfiatosenzatenercontodellapunteggiaturaeconunespressivitàpariaimessaggipreregistratidellesegreterietelefoniche.
Nota il notebook sul tavolo. Si illumina. "Ma tu cell'hai mssnger?"
Messenger, un altro omicida.
"Eh sì".
"Mi scrivi il tuo indirizzo, dai!"
"Te lo scrivo, ma ti avverto, non lo uso mai" Mica sente, mi ha già lasciato il suo su un fogliettino di carta. Ho avuto l'indirizzo e-mail di un undicenne. Son cose.
"Ma quanto tempo passi davanti al pc?"
"Mmmm tanto, però prima studio" Seeeee, questa mi fa scema.
Avrei voluto domandarle, ma i tuoi genitori non ti controllano? Hai perso un anno e nessuno se ne è accorto che non andavi bene a scuola, e gli insegnati? Dove erano? Perché non sono intervenuti? Sei arrivata in prima media con delle basi debolissime. Cosa possiamo costruire su queste fondamenta?
Ma poi ho capito che avremmo dovuto aprire il vocabolario per cercare la parola fondamenta.
domenica 7 giugno 2009
Urge la Sciarelli
La cosa più interessante di ieri è stata la vicina di sedia. Ho il torcicollo.
Da come annuiva con la testa doveva essere "nuova", noi altri eravano stravaccati sulle sedie, con la testa altrove.
Ho memorizzato il profilo e le scarpe. Se la rincontro che indossa scarpe diverse non saprò riconoscerla.
Finito il bla bla bla fastidioso del relatore mi sono allontanata un attimo e al ritorno non c'era più.
L'avrò spaventata, lo sapevo che non dovevo presentarmi con l'impermeabile e il cappello.
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Listening to: Eva Cassidy - Ain`t No Sunshine
Da come annuiva con la testa doveva essere "nuova", noi altri eravano stravaccati sulle sedie, con la testa altrove.
Ho memorizzato il profilo e le scarpe. Se la rincontro che indossa scarpe diverse non saprò riconoscerla.
Finito il bla bla bla fastidioso del relatore mi sono allontanata un attimo e al ritorno non c'era più.
L'avrò spaventata, lo sapevo che non dovevo presentarmi con l'impermeabile e il cappello.
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Listening to: Eva Cassidy - Ain`t No Sunshine
venerdì 15 maggio 2009
Mia Cuggina
Mia cugina dopo la dieta somiglia in modo incredibile a Livia Iacolare.
E dopo anni di non sopportazione, improvvisamenteavevo voglia di saltarle addosso.
Update: rettifico, mi sta ancora di più sulle balle. Mi stanno tutte e due sulle balle.
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Listening to: Patrick Watson - Close to Paradise
E dopo anni di non sopportazione, improvvisamente
Update: rettifico, mi sta ancora di più sulle balle. Mi stanno tutte e due sulle balle.
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Listening to: Patrick Watson - Close to Paradise
sabato 28 marzo 2009
Allucinazioni
Io l'ho sentita, sono sicura di averla sentita quella frase.
Frase che mi ha fatto fuoriuscire gli occhi dalle orbite, a dire "ma questo come cavolo fa a sapere". Ho chiesto di ripeterla per essere più sicura, e lui la stava rifacendo, ma sono spuntate all'improvviso gomitate nei fianchi (di lui), mentre una voce si è affrettata a correggere il ragazza pronunciata dal poveretto, in ragazzo.
Ragazzo, ragazzo, ha ripetuto lei, facendo sentire bene la O, e si lanciavano occhiate a vicenda.
Il tutto è durato meno di 10 secondi, un attimo. Avrei anche risposto alla domanda se non ci fosse stato il subbuglio generale, ma io non dovevo sapere che loro sapevano.
Momento di smarrimento, a quel tavolo solo una persona poteva aver cantato.
Chiedo in seguito e si cerca di farmi credere che è stato tutto frutto della mia immaginazione, che nessuno ha detto ragazza, nessuno sa niente, nessuno ha parlato. Ho le visioni.
No guarda nessuno ha sentito niente, tutti hanno capito un'altra cosa non ti preoccupare, dice lei.
Sti cazzi, dico io. A me non interessa chi ha sentito e cosa hanno udito, a me interessa perché lui ha fatto quella domanda.
Lei cade dalle nuvole, si dichiara innocente, non ne ha fatto parola con nessuno, giura.
Mi scorrono davanti agli occhi tutti gli anni in cui ci conosciamo, tutte le volte che ha detto chi io? Io non ho detto/fatto/visto/sentito/odorato niente. E invece.
Vuole la mia assoluzione, vuole che creda nella sua buona fede. Non le ho più risposto. Ho lasciato cadere la cosa per non rovinare l'amicizia. O meglio, quello che rimane.
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Listening to: Kings Of Leon - Be Somebody
Frase che mi ha fatto fuoriuscire gli occhi dalle orbite, a dire "ma questo come cavolo fa a sapere". Ho chiesto di ripeterla per essere più sicura, e lui la stava rifacendo, ma sono spuntate all'improvviso gomitate nei fianchi (di lui), mentre una voce si è affrettata a correggere il ragazza pronunciata dal poveretto, in ragazzo.
Ragazzo, ragazzo, ha ripetuto lei, facendo sentire bene la O, e si lanciavano occhiate a vicenda.
Il tutto è durato meno di 10 secondi, un attimo. Avrei anche risposto alla domanda se non ci fosse stato il subbuglio generale, ma io non dovevo sapere che loro sapevano.
Momento di smarrimento, a quel tavolo solo una persona poteva aver cantato.
Chiedo in seguito e si cerca di farmi credere che è stato tutto frutto della mia immaginazione, che nessuno ha detto ragazza, nessuno sa niente, nessuno ha parlato. Ho le visioni.
No guarda nessuno ha sentito niente, tutti hanno capito un'altra cosa non ti preoccupare, dice lei.
Sti cazzi, dico io. A me non interessa chi ha sentito e cosa hanno udito, a me interessa perché lui ha fatto quella domanda.
Lei cade dalle nuvole, si dichiara innocente, non ne ha fatto parola con nessuno, giura.
Mi scorrono davanti agli occhi tutti gli anni in cui ci conosciamo, tutte le volte che ha detto chi io? Io non ho detto/fatto/visto/sentito/odorato niente. E invece.
Vuole la mia assoluzione, vuole che creda nella sua buona fede. Non le ho più risposto. Ho lasciato cadere la cosa per non rovinare l'amicizia. O meglio, quello che rimane.
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Listening to: Kings Of Leon - Be Somebody
giovedì 22 gennaio 2009
Incontri
Incontro tra una mia ex compagna di classe delle elementari (per brevità ecdcde) e la sottoscritta (per brevità io), che si divide tra un io parlante ed uno pensante.
Dopo uno sguardo esaminatrice l'ecdcde esordisce con: ma tu ti chiami ****?
io mente: e chi cazzo è questa mò
io voce: sì
ecdcde:ti chiami **** ********?
io mente: cavolo questa mi conosce veramente, ha in effetti un viso familiare
io voce: si mi chiamo così, ci conosciamo?
ecdcde: abbiamo fatto le elementari insieme!!
io mente: adesso ho capito chi sei, ma faccio la vaga comunque
io voce: tu sei?
ecdcde: io sono *********! Ti ricordi di me?
io mente: e come non mi ricordo, una delle asine della classe
io voce: sì certo, ora ricordo, però sei cambiata molto da allora
ecdcde: sai mi sono sposata, ho avuto dei figli...
io mente: ah sono tue queste pesti che stanno facendo tutto sto casino, potevi farne altri due
io voce: ti sei fatta una famiglia!
ecdcde: tu invece sei una dottoressa? (Con aria di ammirazione)
io mente: mica sono un neurochirurgo di fama internazionale, ti sto vendendo un aspirina!
io voce: e già
ecdcde: tu sei sempre stata brava a scuola, ricordo che eri la prima della classe!
io mente: con soggetti come te come compagni di classe è facile essere primi!
io voce: ma le elementari non sono poi tanto difficili
ecdcde: e poi hai sempre avuto un bel fisico, sei sempre magra, hai un bel viso giovane!
io mente: tu invece sembri la mia custodia, non è che hanno dimenticato qualche pargolo al tuo interno? Ma abbiamo la stessa età? Vabbè che io dimostro 20 anni, ma di anni tu ne dimostri 40!
io voce: in effetti non sono cambiata molto, per questo mi riconoscono facilmente
ecdcde: io non abito da queste parti, ero di passaggio e mi sono fermata
io mente: sia ringraziato il cielo!!
io voce: e per puro caso ci siamo incontrate!
ecdcde: ora devo andare, è stato un piacere rivederti
io mente: era pure ora
io voce: piacere mio, alla prossima!
Peccato non poter riprodurre in lettere un particolare accento tra il napoletano, l'italiano e una lingua non ancora identificata.
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Listening to: Feist - Past in Present
Dopo uno sguardo esaminatrice l'ecdcde esordisce con: ma tu ti chiami ****?
io mente: e chi cazzo è questa mò
io voce: sì
ecdcde:ti chiami **** ********?
io mente: cavolo questa mi conosce veramente, ha in effetti un viso familiare
io voce: si mi chiamo così, ci conosciamo?
ecdcde: abbiamo fatto le elementari insieme!!
io mente: adesso ho capito chi sei, ma faccio la vaga comunque
io voce: tu sei?
ecdcde: io sono *********! Ti ricordi di me?
io mente: e come non mi ricordo, una delle asine della classe
io voce: sì certo, ora ricordo, però sei cambiata molto da allora
ecdcde: sai mi sono sposata, ho avuto dei figli...
io mente: ah sono tue queste pesti che stanno facendo tutto sto casino, potevi farne altri due
io voce: ti sei fatta una famiglia!
ecdcde: tu invece sei una dottoressa? (Con aria di ammirazione)
io mente: mica sono un neurochirurgo di fama internazionale, ti sto vendendo un aspirina!
io voce: e già
ecdcde: tu sei sempre stata brava a scuola, ricordo che eri la prima della classe!
io mente: con soggetti come te come compagni di classe è facile essere primi!
io voce: ma le elementari non sono poi tanto difficili
ecdcde: e poi hai sempre avuto un bel fisico, sei sempre magra, hai un bel viso giovane!
io mente: tu invece sembri la mia custodia, non è che hanno dimenticato qualche pargolo al tuo interno? Ma abbiamo la stessa età? Vabbè che io dimostro 20 anni, ma di anni tu ne dimostri 40!
io voce: in effetti non sono cambiata molto, per questo mi riconoscono facilmente
ecdcde: io non abito da queste parti, ero di passaggio e mi sono fermata
io mente: sia ringraziato il cielo!!
io voce: e per puro caso ci siamo incontrate!
ecdcde: ora devo andare, è stato un piacere rivederti
io mente: era pure ora
io voce: piacere mio, alla prossima!
Peccato non poter riprodurre in lettere un particolare accento tra il napoletano, l'italiano e una lingua non ancora identificata.
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Listening to: Feist - Past in Present
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