Perché piove, sempre, ininterrottamente, di giorno, di notte, tutti i tipi di pioggia, "da quella fina fina che ti punge, a quella grossa grossa che ti ammacca; la pioggia che scorre giù di lato e a volte anche la pioggia che viene dritta dritta da sotto" (vediamo se capite la citazione).
Perché a Seattle sembra che non conoscano l'esistenza dell'ombrello, se ne vanno contenti sotto la pioggia come se niente fosse. E la velocità con cui si asciugano i capelli poi, devono usare qualche shampoo idrorepellente.
Perché ti viene voglia di gridare: e accattatill nu 'mbrell!!
Perché dopo 13 episodi di pioggia inizi a sentire i reumatismi alle ossa e la fronte scotta un po'.
Perché una donna adulta e sana di mente non indosserebbe mai di sua spontanea volontà maglioni di finta lana merinos con fantasie risalenti alla secondà metà degli anni '80.
Perché all'ennesima inquadratura di Mitch speri che Rosie Larsen sia stata uccisa da un serial killer di famiglie e che torni a completare l'opera.
Perché per 40 minuti non succede mai nulla, ma negli ultimi 2 ti piazzano un cliffhanger micidiale che ti costringe a vedere l'episodio successivo. Episodio successivo in cui non succede di nuovo nulla per 40 minuti.
Perché quelli di CSI avrebbero risolto il caso in 20 minuti, la Signora in Giallo in 40 e pure Johnny Bassotto avrebbe scoperto l'assassino in meno di 13 episodi.
Perché ad ogni episodio ti fanno credere di aver trovato il colpevole e tu ci caschi pensando "lo sapevo, l'avevo capito subito!" E invece non avevi capito proprio un cazzo.
Perché quando Linden scruta il vuoto con espressione pensierosa più che la figlia di Eastwood sembra una che sta trattenendo una scorreggia.
Perché dopo tutte i pali e le piste sbagliate io la detective Linden non la metterei nemmeno a dirigere il traffico.
Perché secondo me è stato il rosso, ma dobbiamo aspettare la seconda stagione per scoprire che non è stato nemmeno lui.
Perché ad un certo punto spunta un cimitero indiano.
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domenica 31 luglio 2011
mercoledì 22 settembre 2010
The Event - Pilot
Fossi nei panni degli sceneggiatori e produttori di The Event toccherei ferro, corni e parti care del corpo. Essere etichettati come eredi di Lost non porta per niente bene. Qualche vittima della maledizione: FlashForward, Jericho, Heroes (4 stagioni, sì, ma orrende) e qualcun altro che sicuramente dimentico.
Il pilot è abbastanza confusionario, quanto basta per dire "però figo!".
Se non avete visto l'episodio non continuate a leggere, se leggete e poi vi lamentate "ma hai spoilerato tutto" siete proprio dei baccalà!
Sean e Leila sono due fidanzati in crociera ai Caraibi, improvvisamente Leila scompare dalla faccia della terra, puff, evaporizzata, (non è che facciano vedere, puff, e lei che scompare, da qualche parte deve pur essere). Sean prova a cercarla ma gli ufficiali di bordo non hanno nessuna traccia della presenza dei due sulla nave. Nessuna prenotazione, nessuna cabina, niente di niente, per loro non esistono, come sei salito qua sopra, eh teppistello? Inizia la fuga e dopo poco troviamo Sean su un aereo, con una pistola in pugno che vuole entrare in cabina di pilotaggio. È uscito pazzo Sean?
Oltre a Sean c'è il presidente degli Stati Uniti alle prese con dei detenuti in Alaska tenuti segreti dalla CIA, detenuti guidati da Sophia Maguire che sembra sappia qualcosa che possa cambiare le sorti dell'intera umanità ma che poi, temo, si rivelerà essere nel corso delle puntate un'emerita stronzata (è scientificamente provato dalla storia delle trame dei telefilm).
Il presidente, Sean e Sophia vengono tutti collegati quando l'aereo su cui viaggia Sean punta dritto dritto verso il luogo in cui il Presidente sta per fare un'importante conferenza stampa, aereo guidato nientepopodimenoche dal padre di Leila! Beautiful!!!
Ma succede che l'aereo, come Leila, fa puff e scompare nel nulla davanti agli occhi increduli dei presenti. E così la leader dei detenuti, Sophia, se ne esce con "oh oh, mi sa che devo dirvi qualcosina, ma ve lo dico piano piano in 23 episodi, se non ci segano prima".
Io ora ho messo in ordine la storia perché in realtà è tutta scombinata, inizia con Sean sull'aereo, poi in crociera, poi i carcerati liberi, poi di nuovo sull'aereo, poi i carcerati in carcere, poi a casa, io un po' mi sono persa nei continui 3 mesi prima, 2 settimane prima, 1 giorno prima, riuscire a ordinare la storia dal punto di vista temporale nella testa è stato abbastanza faticoso. Speriamo che l'abuso dei flashback venga notevolmente ridotto nelle prossime puntate che una cosa così è ingestibile.
Gli attori: mi sembrano tutti degni di essere definiti tali, bene Sean interpretato da Jason Ritter, figlio di John, un po' insipido ma può starci. Finalmente Laura Innes, il ritorno, la mitica dottoressa Weaver di ER, nei panni della misteriosa Sophie. Curiosità, la moglie del presidente degli Stati Uniti è interpretata da Lisa Vidal che in ER era la compagna pompiera della Weaver. Intrecci telefilmici.
C'è poi Scott Petterson, il burbero Luke di Una mamma per amica che interpreta il padre-kamikaze di Leila, Željko Ivanek capo della CIA, un grande, mi mette i brividi solo a guardarlo, (se la prima stagione di Damages è la migliore è anche per merito suo) e infine Blair Underwood che interpreta il presidente, di origini cubane, sì è proprio un telefilm sci-fi.
Nel complesso un pilot sufficiente, vedremo in seguito come si svilupperà. Però, basta chiamare in causa sempre Lost.
Il pilot è abbastanza confusionario, quanto basta per dire "però figo!".
Se non avete visto l'episodio non continuate a leggere, se leggete e poi vi lamentate "ma hai spoilerato tutto" siete proprio dei baccalà!
Sean e Leila sono due fidanzati in crociera ai Caraibi, improvvisamente Leila scompare dalla faccia della terra, puff, evaporizzata, (non è che facciano vedere, puff, e lei che scompare, da qualche parte deve pur essere). Sean prova a cercarla ma gli ufficiali di bordo non hanno nessuna traccia della presenza dei due sulla nave. Nessuna prenotazione, nessuna cabina, niente di niente, per loro non esistono, come sei salito qua sopra, eh teppistello? Inizia la fuga e dopo poco troviamo Sean su un aereo, con una pistola in pugno che vuole entrare in cabina di pilotaggio. È uscito pazzo Sean?
Oltre a Sean c'è il presidente degli Stati Uniti alle prese con dei detenuti in Alaska tenuti segreti dalla CIA, detenuti guidati da Sophia Maguire che sembra sappia qualcosa che possa cambiare le sorti dell'intera umanità ma che poi, temo, si rivelerà essere nel corso delle puntate un'emerita stronzata (è scientificamente provato dalla storia delle trame dei telefilm).
Il presidente, Sean e Sophia vengono tutti collegati quando l'aereo su cui viaggia Sean punta dritto dritto verso il luogo in cui il Presidente sta per fare un'importante conferenza stampa, aereo guidato nientepopodimenoche dal padre di Leila! Beautiful!!!
Ma succede che l'aereo, come Leila, fa puff e scompare nel nulla davanti agli occhi increduli dei presenti. E così la leader dei detenuti, Sophia, se ne esce con "oh oh, mi sa che devo dirvi qualcosina, ma ve lo dico piano piano in 23 episodi, se non ci segano prima".
Io ora ho messo in ordine la storia perché in realtà è tutta scombinata, inizia con Sean sull'aereo, poi in crociera, poi i carcerati liberi, poi di nuovo sull'aereo, poi i carcerati in carcere, poi a casa, io un po' mi sono persa nei continui 3 mesi prima, 2 settimane prima, 1 giorno prima, riuscire a ordinare la storia dal punto di vista temporale nella testa è stato abbastanza faticoso. Speriamo che l'abuso dei flashback venga notevolmente ridotto nelle prossime puntate che una cosa così è ingestibile.
Gli attori: mi sembrano tutti degni di essere definiti tali, bene Sean interpretato da Jason Ritter, figlio di John, un po' insipido ma può starci. Finalmente Laura Innes, il ritorno, la mitica dottoressa Weaver di ER, nei panni della misteriosa Sophie. Curiosità, la moglie del presidente degli Stati Uniti è interpretata da Lisa Vidal che in ER era la compagna pompiera della Weaver. Intrecci telefilmici.
C'è poi Scott Petterson, il burbero Luke di Una mamma per amica che interpreta il padre-kamikaze di Leila, Željko Ivanek capo della CIA, un grande, mi mette i brividi solo a guardarlo, (se la prima stagione di Damages è la migliore è anche per merito suo) e infine Blair Underwood che interpreta il presidente, di origini cubane, sì è proprio un telefilm sci-fi.
Nel complesso un pilot sufficiente, vedremo in seguito come si svilupperà. Però, basta chiamare in causa sempre Lost.
martedì 22 giugno 2010
The real, ma proprio real eh, L world.
Premetto. L'ho visto a puro scopo informativo, un po' come guardare un documentario sulla foca monaca di SuperQuark e credo che tra i due programmi sia la foca a dare più soddisfazione.
Mi è sorta una domanda durante la visione: perché?
E anche alla fine mi è sorta una domanda: perché?
Dopo dieci minuti di tatuaggi a go-go, gente figa in posti fighi e timidi sfioramenti di mani mi aspettavo l'entrata in scena di Maria De Filippi "e allova vagazza tutta tatuata, quale di queste sgualdvinelle scegli pev la pvossima estevna?" Perché è uomini e donne giusto? O meglio quei bei servizi esterni di uomini e donne. Il punto trash più alto del pomeriggio televisivo. Uso come parametro di giudizio la tv italiana ma in America ci campano da anni con programmi del genere.
Quindi c'è questa ragazza, il Costantino di Sunset Boulevard, che compie stragi di cuori, gente che piange, chi si strappa i capelli, chi si butta sotto un autobus, ok ho esagerato ma ciò rende l'idea.
Poi c'è la coppia, una è uscita direttamente da "La morte ti fa bella", impressionante, avrà minimo 50 anni, ben tirati direi, l'altra invece è la vittima sacrificale, perché è da lei che ricava il sangue per poter sopravvivere. Tutte e due belle, ricche, fashion e false come una moneta da 5 euro. Durante la scena in cui cercano vestiti de marca con i loro sfavillanti Mac ho avuto l'istinto di sbattere violentemente la loro testa ripetutamente sulla tastiera.
Ci sono poi: una tizia che lavora nel mondo della moda che urla e dice parolacce per far vedere che è una tosta; una sorta di biancaneve con 3 nani al seguito, non suoi ma di una che vuole vendere la sua mercanzia al miglior offerente. E poi c'è lei, la tamarra di turno, una dei quartieri, chewin-gum, minigonna, trucco bello pesante, tono di voce abbondantemente sopra la media. La tamarra fa baldoria fino alle 2 del mattino poi torna dalla fidanzata, n'altra bella baldracca, che l'accoglie a braccia aperte. Ma due calci a gamba tesa ai fianchi, che fanno veramente male, no?
Che brutta immagine, che tristezza. A chi e a cosa serve tutto ciò, alle carampane orfane di The L word? Alla Chaiken che deve pur campare in qualche modo? Sì però Ilé per quanto tempo vuò spremmere 'stu limon! (trad: per quanto tempo vuoi spremere il limone).
Mi è sorta una domanda durante la visione: perché?
E anche alla fine mi è sorta una domanda: perché?
Dopo dieci minuti di tatuaggi a go-go, gente figa in posti fighi e timidi sfioramenti di mani mi aspettavo l'entrata in scena di Maria De Filippi "e allova vagazza tutta tatuata, quale di queste sgualdvinelle scegli pev la pvossima estevna?" Perché è uomini e donne giusto? O meglio quei bei servizi esterni di uomini e donne. Il punto trash più alto del pomeriggio televisivo. Uso come parametro di giudizio la tv italiana ma in America ci campano da anni con programmi del genere.
Quindi c'è questa ragazza, il Costantino di Sunset Boulevard, che compie stragi di cuori, gente che piange, chi si strappa i capelli, chi si butta sotto un autobus, ok ho esagerato ma ciò rende l'idea.
Poi c'è la coppia, una è uscita direttamente da "La morte ti fa bella", impressionante, avrà minimo 50 anni, ben tirati direi, l'altra invece è la vittima sacrificale, perché è da lei che ricava il sangue per poter sopravvivere. Tutte e due belle, ricche, fashion e false come una moneta da 5 euro. Durante la scena in cui cercano vestiti de marca con i loro sfavillanti Mac ho avuto l'istinto di sbattere violentemente la loro testa ripetutamente sulla tastiera.
Ci sono poi: una tizia che lavora nel mondo della moda che urla e dice parolacce per far vedere che è una tosta; una sorta di biancaneve con 3 nani al seguito, non suoi ma di una che vuole vendere la sua mercanzia al miglior offerente. E poi c'è lei, la tamarra di turno, una dei quartieri, chewin-gum, minigonna, trucco bello pesante, tono di voce abbondantemente sopra la media. La tamarra fa baldoria fino alle 2 del mattino poi torna dalla fidanzata, n'altra bella baldracca, che l'accoglie a braccia aperte. Ma due calci a gamba tesa ai fianchi, che fanno veramente male, no?
Che brutta immagine, che tristezza. A chi e a cosa serve tutto ciò, alle carampane orfane di The L word? Alla Chaiken che deve pur campare in qualche modo? Sì però Ilé per quanto tempo vuò spremmere 'stu limon! (trad: per quanto tempo vuoi spremere il limone).
giovedì 28 gennaio 2010
Coming Soon
Trailer 1 Room in Rome (Habitación en Roma)
Non solo NSFWork ma anche NSFHome e NSFLibrary e soprattutto NSFMen, non è roba per voi sciò, quindi chiudetevi in bagno e guardatevelo, occhio, mani ben in vista.
Prendete una bionda, russa, di nome Natasha (originalità portami via) e una mora dalla nazionalità non specificata, con una camicia a quadroni e il taglio di capelli che grida "I'm a indie lesbian!!" Stranamente i capelli si afflosciano poco dopo, mistero. Comunque, dicevo, prendete queste due e chiudetele in una stanza d'albergo, cosa potrà mai accadere? Una partita a scacchi? Discuteranno di come sia possibile spostare l'isola girando una ruota mezza fracica? Ho i miei dubbi. Insomma, queste due ci danno dentro, immagino la gioia dei vicini di stanza. La presentazione recita "two lovers, share secrets during a one-night stand" il segreto più sconvolgente sta in quel "but I like men more", non sembrava proprio guarda. Comunque bruna batte bionda 10 a 0. Data di uscita: tanto in Italia non lo vedrete mai.
Trailer 2 The Four-Faced Liar
Un'altra bionda e un'altra bruna ma tutt'altro genere, siamo nella commedia romantica. Molly, una versiona campagnola di Scarlett Johansson è fidanzata, felice e etero, finché non incontra Bridget, la mora dall'aspetto sfigato, in un bar. Inutile specificare che la mora dall'aspetto sfigato è gay, vien da se.
Film indipendente e pochi soldi a disposizione, hanno così deciso di risparmiare sul make-up e a pagarne le conseguenze sono i volti delle protagoniste, visi lucidi, gente, visi lucidi.
Ma forse ciò rende la commedia più realistica, cosa che non si può dire guardando il trailer precedente, là siamo nella fantascienza. Ricorda molto Imagine me and You, anche per la locandina, solo che non ci sono due bipbipbipbip (mi autocensuro) ma due ragazze della porta accanto. Data di uscita non pervenuta.
Trailer 3 The Runaways
Ne parlano da anni, da prima ancora di scegliere le attrici e rilasciano un trailer di 50 secondi, 50 secondi di "spacchiamo tutto it's rock n'roll, yaeahh e visto che ci siamo meniamoci anche, di nuovo yeahhh!" Però c'è Kristen Stewart, ecchissenefrega, sempre a parlare di faccetta pallida, io porrei l'attenzione su Dakota Fanning, perché a me fa un po' impressione vederla recitare da grande, imbellata a mo' di prostituta poi è uno shock, ricordo che Dakota Fanning ha 16 anni e recita da quando era ancora nella pancia della madre, questa qua o mi diventa Jodi Foster o un'alcolizzata da centro di recupero. E con questo film sembra che abbia fatto le prove per la seconda ipotesi. Data di uscita: marzo 2010
Non solo NSFWork ma anche NSFHome e NSFLibrary e soprattutto NSFMen, non è roba per voi sciò, quindi chiudetevi in bagno e guardatevelo, occhio, mani ben in vista.
Prendete una bionda, russa, di nome Natasha (originalità portami via) e una mora dalla nazionalità non specificata, con una camicia a quadroni e il taglio di capelli che grida "I'm a indie lesbian!!" Stranamente i capelli si afflosciano poco dopo, mistero. Comunque, dicevo, prendete queste due e chiudetele in una stanza d'albergo, cosa potrà mai accadere? Una partita a scacchi? Discuteranno di come sia possibile spostare l'isola girando una ruota mezza fracica? Ho i miei dubbi. Insomma, queste due ci danno dentro, immagino la gioia dei vicini di stanza. La presentazione recita "two lovers, share secrets during a one-night stand" il segreto più sconvolgente sta in quel "but I like men more", non sembrava proprio guarda. Comunque bruna batte bionda 10 a 0. Data di uscita: tanto in Italia non lo vedrete mai.
Trailer 2 The Four-Faced Liar
Un'altra bionda e un'altra bruna ma tutt'altro genere, siamo nella commedia romantica. Molly, una versiona campagnola di Scarlett Johansson è fidanzata, felice e etero, finché non incontra Bridget, la mora dall'aspetto sfigato, in un bar. Inutile specificare che la mora dall'aspetto sfigato è gay, vien da se.
Film indipendente e pochi soldi a disposizione, hanno così deciso di risparmiare sul make-up e a pagarne le conseguenze sono i volti delle protagoniste, visi lucidi, gente, visi lucidi.
Ma forse ciò rende la commedia più realistica, cosa che non si può dire guardando il trailer precedente, là siamo nella fantascienza. Ricorda molto Imagine me and You, anche per la locandina, solo che non ci sono due bipbipbipbip (mi autocensuro) ma due ragazze della porta accanto. Data di uscita non pervenuta.
Trailer 3 The Runaways
Ne parlano da anni, da prima ancora di scegliere le attrici e rilasciano un trailer di 50 secondi, 50 secondi di "spacchiamo tutto it's rock n'roll, yaeahh e visto che ci siamo meniamoci anche, di nuovo yeahhh!" Però c'è Kristen Stewart, ecchissenefrega, sempre a parlare di faccetta pallida, io porrei l'attenzione su Dakota Fanning, perché a me fa un po' impressione vederla recitare da grande, imbellata a mo' di prostituta poi è uno shock, ricordo che Dakota Fanning ha 16 anni e recita da quando era ancora nella pancia della madre, questa qua o mi diventa Jodi Foster o un'alcolizzata da centro di recupero. E con questo film sembra che abbia fatto le prove per la seconda ipotesi. Data di uscita: marzo 2010
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