venerdì 18 settembre 2009

E figl so piezz 'e core

-Mamma, com'ero a 12 anni?
-Come adesso.
-Dai non scherzare, com'ero?
-Eri così, eri sì una ragazzina ma non eri come le altre ragazzine.
-Ma tu non volevi che fossi come le altre?
-Le altre erano stupidine, tu non sei mai stata una stupidina. Tu sei nata grande.
-Esagerata, mi sa che non ricordi bene.
-Il tuo primo giorno di asilo ti ho accompagnato a scuola, senza fare una piega ti sei seduta al tuo banchetto, intorno a te urla e pianti di bambini che non volevano restare, che si attaccavano alle gambe delle madri. Io ero lì, aspettavo una tua reazione, una parte di me voleva che piangessi, che mi chiamassi. E invece ti sei girata e hai detto: "ma adesso te ne vuoi andare!"
Mi hai spezzato il cuore. E ho capito che la mia bambina era diversa.
-E sì, la mia banca è differente. Non sei obiettiva perché sono tua figlia.
-E allora ti auguro di avere una figlia come te, così capirai cosa significa. Oh come vorrei che tu...
-Ok ciao.

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Listening to: Phoenix - Lisztomania

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