Io l'ho sentita, sono sicura di averla sentita quella frase.
Frase che mi ha fatto fuoriuscire gli occhi dalle orbite, a dire "ma questo come cavolo fa a sapere". Ho chiesto di ripeterla per essere più sicura, e lui la stava rifacendo, ma sono spuntate all'improvviso gomitate nei fianchi (di lui), mentre una voce si è affrettata a correggere il ragazza pronunciata dal poveretto, in ragazzo.
Ragazzo, ragazzo, ha ripetuto lei, facendo sentire bene la O, e si lanciavano occhiate a vicenda.
Il tutto è durato meno di 10 secondi, un attimo. Avrei anche risposto alla domanda se non ci fosse stato il subbuglio generale, ma io non dovevo sapere che loro sapevano.
Momento di smarrimento, a quel tavolo solo una persona poteva aver cantato.
Chiedo in seguito e si cerca di farmi credere che è stato tutto frutto della mia immaginazione, che nessuno ha detto ragazza, nessuno sa niente, nessuno ha parlato. Ho le visioni.
No guarda nessuno ha sentito niente, tutti hanno capito un'altra cosa non ti preoccupare, dice lei.
Sti cazzi, dico io. A me non interessa chi ha sentito e cosa hanno udito, a me interessa perché lui ha fatto quella domanda.
Lei cade dalle nuvole, si dichiara innocente, non ne ha fatto parola con nessuno, giura.
Mi scorrono davanti agli occhi tutti gli anni in cui ci conosciamo, tutte le volte che ha detto chi io? Io non ho detto/fatto/visto/sentito/odorato niente. E invece.
Vuole la mia assoluzione, vuole che creda nella sua buona fede. Non le ho più risposto. Ho lasciato cadere la cosa per non rovinare l'amicizia. O meglio, quello che rimane.
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Listening to: Kings Of Leon - Be Somebody
3 commenti:
Sarà ma il tuo modo di raccontarti coì carico di autoironia e humor è piacevole...
ciaoooooooo
anonimo romano
Ooohhh grazie, solo con l'ironia si sopravvive a questo mondo!Ciaoo!
D'accordo con l'Anonimo Romano... Spunta sempre un sorriso durante la lettura!
Ciao!
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