lunedì 28 dicembre 2009

E' tempo di best of (ma anche no)

Niente posizioni da 1 a 10, niente superclassifica sciò, un democratico ordine alfabetico per stabilire i dischi che mi sono piaciuti e non, usciti nell'arco del 2009. Avviso che è lunghino.

Categoria: And The Winners Are.
E' stato l'anno delle band, delle donne e delle band con donne. Queste le mie preferenze.

- Bat For Lashes / Two Suns. Lei sembra un po' folle, forse lo è, visionaria, eclettica, si vede che ha studiato Kate Bush e il dream pop degli anni '80. La ragazza è stata attenta e ha preso bene gli appunti. Daniel è uno dei singoli più belli dell'anno. Ma che cavolo significa Bat for Lashes? Pipistello per ciglia? Mah.  (Best track Glass)
- Doves / Kingdom of Rust. Una band composta da due fratelli che non passano il tempo ad insultarsi e a proclamare imminenti scioglimenti. Ottima musica nonostante il nome da detergente a pH 5,5. (Best track The Greatest Denier)
- Melody Gardot / My One and Only Thrill. Che ci fa un album jazz qua in mezzo? Folgorazione estiva, ascoltare questo disco è come camminare sulle nuvole, moderno e retrò allo stesso tempo, vintage direi. Lei bravissima con una voce che quasi ti coccola. (Best track Baby I'm Fool)
- Metric / Fantasies. La band di Emily Haines ha azzeccato il disco, impossibile restare fermi su brani come Gimme Sympathy o Sick Muse. Rock danzereccio. Lei non ha una voce propriamente da rockeuse (baby voice la chiamano) ma si fa guardare. (Best track Gold Guns Girl)
- Neko Case / Middle Cyclone. Si vede che ascolto radio americane perché lei in Italia non la sentirete mai. Una delle voci femminili più belle, particolare, potente, seducente. E poi è rossa e brandisce una spada sul cofano di una Mercury Cougar. (Best track People Got a Lotta Nerve) 
- Norah Jones / The Fall. Da premiare soprattutto per aver lasciato quel brutto spilungone del fidanzato e per aver introdotto le chitarre. Una nuova vita che piace, basta pianoforte lagnoso, un disco pop-folk-country-softrock-jazz per il cambiamento. (Best track It's Gonna Be)
- Phoenix / Wolfgang Amadeus Phoenix. Nell'elettro-pop Francia batte Italia 1-0. Potevano rimanere per sempre la band di If I Ever Feel Better e invece tirano fuori dal cilindro uno dei migliori album dell'anno. (Best track 1901 )
- Sondre Lerche / Heartbeat Radio. Il mio pupillo sta crescendo. Mi aspettavo di più, troppi rimandi agli anni '80 e ai suoi illustri maestri. Ma mi piace troppo la sua voce e quella faccetta da teppistello, che ce posso fa! (Best track Good Luck)
- St. Vincent / Actor. E' nerd, suona divinamente chitarre strane, indossa sempre le stesse scarpe, basse, senza tacco, ha le lentigini e si chiama Annie. Basterebbe questo per amarla. Il suo non è un disco di facile ascolto, deve conquistarti piano piano ma poi non lo molli più. (Best track Actor Out of Work)
- Tegan and Sara / Sainthood. Le gemelle canadesi non si smentiscono, hanno ormai un loro stile senza per questo ripetersi negli anni. Disco ben suonato, arrangiato (ci ha messo le mani Chris Walla) e il loro canto è migliorato notevolmente. Però che brutta copertina. (Best track The Ocean)
- U2 / No Line On The Horizon. Bono non ha più la voce e su questo non ci piove ma è davvero un buon album. (Best track No Line On The Horizon)

Categoria: Mi Sono Piaciuti Anche.
Altra roba, venghino signori, venghino!

- The Decemberists / The Hazards of Love. E' una lungo poemetto folk questo disco, c'è il marito, la moglie, l'amante, i figli, la regina. Da leggere i testi. Un lungo poemetto appunto e 17 tracce sono tante, troppe. Le prime 6 sono un capolavoro. (Best track The Hazards of Love 2)
- Gomez / A New Tide. Pop folk e rock piacevole da ascoltare, le canzoni rimangono in testa per un bel po'. (Best track Little Pieces)
- Miike Snow / Miike Snow. Il video di Burial vince il premio come miglior sceneggiatura e regia. Svedesi e i nordici con l'elettronica ci sanno fare. (Best track Cult Logic)
- One eskimO / One eskimO. Un progetto che può essere definito "so cute" (oddio che ho detto, vado a gettarmi dal balcone). Brani nati per accompagnare le avventure di un piccolo eskimese e dei suoi amici, un po' new age, un po' colonna sonora per cartoni carucci, easy. (Best track Givin'up) 
- Röyksopp / Junior. Ho scritto già che i nordici con l'elettronica ci sanno fare, vero? Peccato per qualche brano pop-dance di troppo. (Best track Röyksopp Forever)
- Temper Trap / Conditions. Primo album per questa band australiana dai singoli orecchiabili. (Best track Fader)
- Wilco / Wilco (The Album). Non sono una loro fan, non dico "hey ma io ascolto gli uilco!" Mi piacciono ed li ascolto volentieri. In quest'album c'è anche un duetto con Feist. (Best track One Wing)
- Yeah Yeah  Yeahs / It's Blitz! Karen O mi fa paura, quando canta ha gli occhi spiritati e aspetti che da un momento all'altro canti al contrario o peggio in latino. (Best track Zero)

Categoria: Ritenta Sarai Più Fortunato.
Capita a tutti di sbagliare un album, un mezzo passo falso, una mezza ciofeca, orrori musicali, a tutto c'è rimedio, non fatevi prendere dal panico. Andrà meglio la prossima volta. 


Air / Love 2. Per il 50% sembra un disco degli Air per l'altro 50% un disco di lounge music alla Cafè del Mar, ad un certo punto si sentono flauti, xilofoni e sax alla Fausto Papetti. E no, dagli Air non ci si aspetta mica questo. 
David Gray / Draw The Line. Peccato, il singolo faceva ben sperare. Una sola parola può descrivere quest'album: noioso.
Depeche Mode / Sound of Universe. Troppo synth. Fuori forma. Urge pausa di riflessione.
Editors / In This Light and on This Evening. It was acceptable in the 80's, viaggio nel tempo per gli Editors? Forse riascoltandolo meglio potrebbe anche piacermi. Se Tom Smith continuerà ad abbassare il suo tono di voce il prossimo disco lo canterà ruttando.
Pearl Jam / Backspacer. Si stanno eddiverizzando, i brani migliori sono quelli lenti, da colonna sonora di Into the Wild. Pochi in un disco di 11 tracce.
Pj Harvey + John Parish / A Woman a Man Walked By. Depressione totale, mi fa venire l'ansia e il mal di stomaco. Tristezza.
Tori Amos / Abnormally Attracted to Sin e Midwinter Graces. Non uno ma due album per Tori Amos, abbi pietà di noi, basta! Ritirati in una landa desolata della Cornovaglia e lasciaci in pace. Prima ti rinnovo il mio invito a cambiare chirurgo e parrucchiere. 
Zero 7 / Yeah Gost. Li abbiamo persi, fate ciao ciao con la manina agli Zero 7. Un album imbarazzante. Ascolate Simple Things, il primo e bellissimo disco e dite una prece. Amen.

Categoria: Mavvaffanculo.
Ci sono album acclamati dalla critica e innalzati a capolavori del millennio ma dopo averli ascoltati possono essere commentati con una sola unica parola.

Antony and The Johnsons / The Crying Light. E' forse un mio limite ma lui non riesco proprio ad ascoltarlo, non capisco perché la musica debba essere la colonna sonora di un suicidio. Mi inquieta.
Brandi Carlile / Give Up The Ghost. Non avrei mai ascoltato quest'album se non fossi curiosa come una scimmia. Lei è brava per carità ma quando canta fa il vibrato, il vibrato cazzo, "someone loves you-u-u-u-u-u". Hai 28 anni e canti come una vecchia, "a fronn e limon"!
Florence + Machine / Lungs. I brani alla fine sono tutti uguali, lei urla troppo, ascoltarlo due volte di fila procura il mal di testa. E poi se la tira solo perché è rossa.
Gossip / Music for Men. Un'altra scimmia urlatrice, ma che cazzo vi urlate. Lei è brava, la band fa schifo, datele buoni musicisti, abbassatele un po' il volume e qualcosa di migliore ne esce.
Grizzly Bear / Veckatimest. Tutti a spellarsi le mani per i Grizzly Bear, al primo ascolto pensi "carino", al secondo, "però bello", al terzo "che du palle". E non vi azzardate a paragonarli ai Fleet Foxes.
The xx / XX. Vedi Grizzly Bear. Il monocorde dopo un po'stanca.

Credo di aver finito.

martedì 22 dicembre 2009

Omonimia

una richiesta di amicizia

- Ciaoooo, da quanto tempo, ma sei davvero tu, che piacere rivederti, un bacione!
- Ehmm, credo che ci sia un equivoco, devo avere una sosia omonima in giro. Bhè saluti e buona ricerca.
- Ma sei tu!
- Certo che sono io, ma la io, che sono io, non è la io che cerchi tu.
- Sicura? Perché sembri lei.
- Ma non sono lei e di sicuro so chi non sei tu, su chi sono io poi è un altro discorso.
- Vabbè, scusa il disturbo e buon Natale.
- Buon Natale a te.

 un nuovo messaggio di posta

- Sicura, sicura che non sei tu?

lunedì 21 dicembre 2009

Il kamasutra del lettore

Leggere a letto. Sprofondare nel cuscino con un buon libro, le coperte che ti avvolgono e la fantasia che vola. Sembra tutto perfetto, bello, romantico. E invece no, perchè trovare la posizione giusta è un impresa ardua. Sei tu, un libro e un cuscino, un menage à trois di difficile gestione e le provi tutte pur di andare d'accordo.
Cuscino dietro, gambe incrociate, libro appoggiato sopra, sembra fatta e invece inizi a sentire freddo alle spalle, la schiena non è che stia meglio. Cambi. Scivoli lentamente distendendo le gambe, abbassi il cuscino, ti copri con il piumone. Sì adesso va meglio, però reggere 'sto libro in aria, le mani si gelano, ci vorrebbe qualcuno che te lo mantenga. Il piumone! Libro sulla pancia, piumone sul libro e mani libere di fare quello che ti pare, che so grattarti, fare l'uncinetto, girare le pagine è un po' scomodo e se sei tettona non vedi le ultime righe. Ma chi se ne frega delle tettone.
Però che monotonia sempre la stessa posizione, lui sopra, tu sotto. E se provassi di fianco?
Mano sinistra alla tempia, con la destra giri le pagine, resisti massimo 5 minuti prima di crollare sotto il peso della testona. Allora provi a mettere la testa sul cuscino, sempre in posizione laterale, ma vedi le lettere storte e pensi a un inizio di strasbismo. Niente, non va.
Ti giri a pancia in giù, fai forza sui gomiti, non ce la fai, la testa sprofonda, ti sei ridotta a fare "lettura orale" ad un libro!

In questa relazione c'è qualcuno di troppo, lasci il libro sul letto insieme a quell'impiccioso del cuscino e te ne vai con il lettore mp3, lui sì che capisce i tuoi bisogni.