domenica 8 febbraio 2009

La parola magica

L'ha detta, finalmente! Mi ha fatto penare per mesi. Come il gioco del pappagallo di Portobello ogni giorno ripetevo "devi dire zia, guarda come si dice, zzziiiiaaaa" e lui dopo avermi fissato negli occhi diceva "tatà". Non ho mai capito da dove venisse fuori questo tatà, forse dal gioco del nascondino, quando saltavo all'improvviso da dietro ad una tenda al grido di ta-dahh perché lo faceva ridere. Da allora sono stata condannata ad essere chiamata come una tata, con un accento francese però. Fino ad oggi, sì perché oggi l'ha detta questa benedetta parola, mi ha chiamata zia, l'ha detta per intera, non ha detto "ia", non l'ha storpiata in una "tia", ha detto la zeta, la i e la a, ha detto proprio zia. Mi sono sciolta, il cuore mi si è riempito di gioia.

La gioia svanirà quando alla parola "zia" aggiungerà qualcos'altro, tipo la parola "voglio".

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Listening to: Doves - Jetstream

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