lunedì 27 aprile 2009

Ricordati che devi morire

Ok,Ok, vi do il permesso di toccare ferro o qualsiasi parte del corpo umano a voi cara.
E no, non sono pazza.

Però alzi la mano chi nella sua vita non si è mai chiesto "e se morissi adesso?"

Io me lo chiedo quando transito per una determinata strada. Strada stretta, un po' curvata, con un marciapiede ancora più stretto e manco a dirlo tutto scassato. Le auto passano quasi di struscio e quando hai la sfortuna di incrociare un camioncino che affronta la curva hai la sensazione che tutto il suo carico ti si riverserà addosso e buonanotte.
Quando passo per questa strada non ripeto tra me "adesso muoio, adesso muoio", ma "non inciampare, non inciampare", perché la mia più grande paura è quella di incianspicare, cadere ed essere investita dall'auto che passa. Brutto modo di morire.

Basta non passare per quella strada, facile no? E poi come mi ricordo che devo morire?

Preciso che nessuno e mai morto camminando per questa strada e mai morirà spero, saranno nemmeno 100 metri, ma sono metri che valgono una presa di coscienza. Una persona potrebbe morire da un momento all'altro così senza preavviso, solo che non ci pensiamo, se lo facessimo credo che ci comporteremmo tutti in modo diverso.

Io ci penso quando attraverso quella strada e dopo che l'ho fatto mi sento meglio.

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Listening to: Ray LaMontagne - Empty

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